Fucina di talenti internazionali organizzata dal Museo Nazionale del Cinema, il TorinoFilmLab si prepara a sfilare sulla Croisette per la 78a edizione del Festival di Cannes con 5 titoli (13-24 maggio 2025).
“La bellezza del nostro Museo è di essere sempre a cavallo tra passato, presente e futuro del mondo del cinema – prosegue Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Il passato è raccontato dalle nostre importanti e prestigiose collezioni museali, mentre il presente vede protagoniste le grandi mostre alla Mole Antonelliana. Il futuro intercetta nuovi linguaggi dell’audiovisivo e aiuta a creare talenti, a sostenere chi nel cinema crede, con la voglia di crescere e imparare. Siamo quindi felici e orgogliosi che questa strada offra ai registi palcoscenici così ambiti”.
“Anno dopo anno il Torino Film Lab si conferma come uno dei laboratori più vitali e dinamici, capace di sostenere opere giovani che sanno cogliere l’attenzione dei più prestigiosi festival internazionali – sottolinea Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema. La ricca presenza femminile e la varietà delle produzioni selezionate al festival di Cannes ci inorgoglisce e ci incoraggia a proseguire nella strada intrapresa. A titolo personale - aggiunge il direttore - sono molto felice di notare come il percorso di Carla Simón, già vincitrice dell’Orso d’Oro a Berlino, si arricchisca di un’altra importante tappa”.
Dal Cile alla Spagna, dall’Italia all’Egitto fino al Giappone, i 5 film TFL sono tutti caratterizzati da una forte connotazione femminile, non solo per la presenza di 3 registe, ma anche per il taglio delle storie raccontate.
L’esperienza del lab si conferma come uno dei luoghi ideali per lanciare registi verso i palcoscenici dei più importanti festival cinematografici del mondo. Da ben 18 anni, infatti, il TorinoFilmLab accompagna professioniste e professionisti nel percorso di sviluppo che dal progetto porta alla realizzazione di film e serie tv.
Per la prima volta la COMPETIZIONE UFFICIALE accoglie DUE FILM SVILUPPATI DAL TORINOFIILMLAB, a cui si aggiungono DUE FILM DI ALUMNI TFL.
Renoir di Chie Hayakawa (Giappone), già nota per il precedente Plan 75 - premiato con la Camer d’Or Speciale a Cannes 2022 - che, insieme alla produttrice Eiko Mizuno-Gray, ha partecipato a FeatureLab nel 2023 aggiudicandosi anche un premio alla produzione, ossia il Coproduction Award di 50.000 euro, supportato da Creative Europe Media. Ambientato a Tokyo nel 1987, Renoir segue l’undicenne Fuki, il cui padre Keiji sta combattendo il cancro e la madre, Utako, è costantemente stressata dal prendersi cura del marito e dal lavoro.
Romería di Carla Simón (Spagna), sviluppato nel 2020 grazie al TFL. La regista spagnola ha partecipato anche a ScriptLab 2018 con il suo progetto precedente, Alcarràs, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2022. La protagonista del film è Marina, giovane orfana che deve raggiungere la costa atlantica della Spagna per ottenere una firma per una domanda di borsa di studio dai nonni paterni che non ha mai conosciuto, risvegliando emozioni sepolte e ferite del passato.
In concorso altri due lungometraggi di alumni: Sirat di Oliver Laxe (Spagna), che ha partecipato al TFL nel 2011 con il suo primo film Mimosas; e Alpha della regista Julia Ducournau (Francia), che grazie al lab ha realizzato il suo primo titolo Raw nel 2013.
La sezione UN CERTAIN REGARD ha accolto ben TRE LUNGOMETRAGGI DEL TORINOFILMLAB.
The Caravan, opera prima di Zuzana Kirchnerová (Repubblica Ceca), sviluppato all’interno di ScriptLab nel 2018 e di FeatureLab nel 2020, ricevendo anche il Production Award da 40.000 euro. Il film è una coproduzione internazionale con la partecipazione dell’italiana Tempesta Film: girato in Italian, racconta la storia di Ester, madre single con un figlio disabile, che ha solo un sogno: trascorrere due settimane in Italia da una vecchia amica senza suo figlio.
The Mysterious Gaze of the Flamingo, opera prima di Diego Céspedes (Cile), anch’esso partecipante a FeatureLab nel 2020 e vincitore del Coproduction Award di 50.000 euro. Ambientato nel deserto del Cile nei primi anni ’80, il film racconta dell’undicenne Lidia che vive con la sua famiglia queer in una città mineraria. Una malattia mortale inizia a diffondersi e la leggenda narra che si trasmetta tra due uomini quando si innamorano.
Aicha Can’t Fly Away, opera prima di Morad Mostafa (Egitto), sviluppato nell’ambito del Red Sea Lodge nel 2022. Aisha, una donna somala di 26 anni, vive e lavora in un quartiere del Cairo con una numerosa comunità di migranti africani, controllato da diverse gang.
Il TorinoFilmLab è organizzato dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di Creative Europe - sottoprogramma MEDIA dell’Unione Europea.