12 agosto 2016

Acquari di Genova, Cattolica e Livorno: Meduse Innocue



“INNOCUI” INCONTRI RAVVICINATI CON LE MEDUSE

Negli Acquari di Genova, Cattolica e Livorno si possono scoprire tutti i segreti di queste affascinanti creature senza pericolo

Si sa, in estate al mare può capitare di imbattersi nelle meduse e l’incontro ravvicinato con alcune di queste non sempre può dirsi gradito da parte dei bagnanti.
La pungente bellezza e l’affascinante movimento simile a una danza di questi elegantissimi invertebrati si può ammirare da vicino senza pericolo: gli Acquari di Genova, Cattolica e Livorno accolgono infatti diverse specie di meduse in vasche e aree dedicate. 
Qui il pubblico può scoprire tutte le curiosità e le informazioni di questi animali antichissimi costituiti per il 98% da acqua, imparare come comportarsi in caso di incontro in mare e ricevere informazioni sul Meteo meduse, un sistema di monitoraggio della presenza e della distribuzione di meduse lungo le coste italiane condotto dall’Università del Salento in collaborazione con Focus.

Nella sala dedicata al secondo piano del percorso di visita, l’Acquario di Genova ospita quattro specie di medusa: la Cassiopea sp., specie tropicale che vive appoggiata sul fondo in posizione “sottosopra”, la medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) specie cosmopolita che nella fase adulta può raggiungere una dimensione di 20-30 cm, la specie tropicale Sanderia malayensis con i suoi tentacoli lunghi e sottili e la Phyllorhiza punctata, con i tipici punti bianchi distribuiti su tutto l’ombrello, di cui si possono osservare i diversi stadi del ciclo riproduttivo (polipo – efira –medusa). Le meduse, infatti, hanno complessi cicli biologici che comprendono una fase che vive attaccata al fondo (il polipo) dalla quale nascono giovani meduse (le efire) che poi diventano adulte. Di solito, quando le meduse non ci sono, sono sul fondo del mare, sotto forma di polipo.

I segreti della vita delle meduse si possono osservare attraverso le speciali visite guidate Dietro le quinte e Dietro le quinte kids, disponibili tutti i giorni: grandi e piccini accedono anche alla zona curatoriale che sta dietro l’area espositiva, dove poter scoprire i progetti di riproduzione e di ricerca seguiti dai biologi e dai veterinari della struttura su questi animali. Info su www.acquariodigenova.it.

All’Acquario di Cattolica la danza delle delicate meduse Aurelia aurita è quasi ipnotica: sullo sfondo blu-viola queste diafane creature si fanno ammirare nella loro trasparente filigrana. Una vasca ospita numerosi esemplari di Cassiopea andromeda, una specie che a dispetto delle sua umiltà, prende il nome da due regine mitologiche, rispettivamente la moglie e la figlia del re Cefeo.

Anche all’Acquario di Livorno è possibile ammirare alcuni esemplari di medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) mentre nuotano in due vasche del percorso espositivo acquariologico al piano terra. Gli esemplari presenti sono il risultato di un progetto di allevamento tenutosi in struttura. Vista la vicinanza al mare dell’Acquario di Livorno, molte sono le segnalazioni che ogni estate la struttura riceve - da parti di bagnanti o fruitori del mare – per la richiesta di identificazione delle specie avvistate lungo la costa.

Il Meteo meduse
Da anni ormai l’Università del Salento con capofila il professor Ferdinando Boero in collaborazione con Focus effettua un monitoraggio scientifico della presenza delle meduse lungo le coste italiane che coinvolge attivamente la cittadinanza. Chiunque avvisti una medusa o un banco di meduse è invitato a inviare la segnalazione con nome della specie, luogo e quantità sulla pagina Facebook del progetto “Meteo Meduse” https://www.facebook.com/meteomeduse/?fref=ts o direttamente via email a boero@unisalento.it o serena.zampardi@unisalento.it.

Qualche informazione sulle meduse
Le meduse sono presenti in tutti i mari del mondo; una ventina di specie di grandi e medie dimensioni si trova nel Mar Mediterraneo, mentre le specie di pochi millimetri sono più di cento. Sono tra i primi animali comparsi negli Oceani oltre mezzo miliardo di anni fa, fanno parte del plancton, non essendo in grado di dirigere attivamente il loro movimento e lasciandosi trasportare dalle correnti. Il loro corpo, detto ombrello, è formato per il 98% da acqua. La parte inferiore dell’ombrello, concava, si prolunga al centro in una struttura più o meno allungata detto manubrio, che termina con la bocca. I tentacoli si trovano di norma sul margine dell’ombrello.
Si nutrono prevalentemente di piccoli organismi planctonici, che catturano con i loro tentacoli urticanti, e possono essere di dimensioni che variano da pochi millimetri a oltre 2 metri di diametro dell’ombrello e 40 metri di lunghezza dei tentacoli!

Le meduse possiedono particolari cellule, dette cnidociti, dotate di organuli urticanti detti nematocisti che si compongono di una capsula e un filamento uncinato che, allo stato di riposo, è avvolto a spirale nella capsula stessa. Il contatto con un corpo estraneo provoca l’estroflessione del filamento e la secrezione della tossina.

In caso di contatto con una medusa:
-        NON STROFINARE la parte colpita e NON usare ACQUA DOLCE
-        USARE ACQUA SALATA CALDA, perché questi tipi di veleno vengono inattivati da forte calore
-        L’USO DI SOSTANZE quali aceto, limone, ammoniaca può essere utile per ALLEVIARE il dolore.
-        NEI CASI PIU’ GRAVI, quando il dolore persiste o si hanno cefalee, convulsioni o problemi respiratori, è necessario consultare il MEDICO.

Ufficio Stampa Costa Edutainment     

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