A fine luglio
ci siamo ritagliati qualche giorno di vacanza e ne abbiamo approfittato per
andare a la Fiorida, un agriturismo sito in Italia, ma conosciuto e
consigliato da tutti qui in Ticino.
La Fiorida è una vera e propria azienda agricola e sorge in
Valtellina, per la precisione a Mantello (SO). È una realtà molto grande
dove i prodotti come burro, formaggi, salumi e carni nascono in azienda come
materie prime e, sempre in azienda, vengono elaborate grazie al caseificio e al
macello interni; infine vengono serviti nei loro due ristoranti o venduti allo
spaccio vendita aperto a tutti.
La
prenotazione
Come mio
solito fare, ho prenotato tutto dal sito internet dell'azienda. La prenotazione
era per 3 notti in pensione completa (colazione, pranzo e cena) per due adulti,
un bambino e un neonato (bambini sotto i 3 anni) al prezzo di 1.263,00€ incluso
l'ingresso al centro benessere. Contestualmente alla prenotazione del
soggiorno, mi confermano anche il late check-out che avevo richiesto perché,
vista l'intenzione di partire di pomeriggio, avere la camera a disposizione
fino all'ultimo, con due bambine piccole, è davvero utile. Il costo del late
check-out è di 40,00€.
Per la parte didattica mi sono
rivolta a Laura, la responsabile, una ragazza tanto giovane quanto disponibile
e cordiale. Con lei abbiamo stabilito delle attività di massima da far svolgere
alle bambine durante il nostro soggiorno. La Fiorida infatti è anche
fattoria didattica ed offre moltissime attività di difficoltà differenti adatte
a tutti i bambini, ragazzi e adulti che hanno voglia di imparare e scoprire
cose nuove.
Il soggiorno:
sabato
Non abbiamo
avuto alcun problema a trovare la struttura perché ben segnalata dai cartelli.
L'azienda è molto grande, composta da più edifici, e mi è stato davvero utile
l'aver guardato la mappa prima di arrivare, per sapere subito dove trovare la
reception.
All'ingresso,
una bellissima fontanella ed un intenso profumo di fieno ci hanno accolti in un
ambiente molto caratteristico, decorato con tanti oggetti d'epoca e uno stile
retrò; tutto il personale indossa costumi tipici valtellinesi.
Alla
reception ci hanno preso i documenti, fornito la chiave della stanza, fatto
compilare i moduli di accesso alla SPA ed infine accompagnati in camera: la
nostra era la Picchio. Tutte le camere dell'agriturismo infatti non sono
numerate, ma identificate da nomi di uccelli e fiori.
Qui è sorto
un problema: la stanza era in cima ad una rampa di scale. Ora, non che le scale
in sé fossero un problema, ma nessuno ci aveva chiesto se ci andava bene, da
nessuna parte era segnalata la presenza di queste scale, e inoltre le camere
con accesso tramite ascensore erano tutte già occupate. Alle nostre rimostranze
si sono offerti di aiutarci con i bagagli, ma la mia vera preoccupazione era,
avendo la duenne al seguito, il saliscendi quotidiano da quella scala, tanto
più che avevamo chiesto una Junior Suite proprio per non avere scale! - Le
altre stanze familiari, infatti, sono per lo più strutturate su due piani. -
La nostra
stanza era comunque davvero carina: soggiorno con divano letto matrimoniale,
poltrona, tavolo e panca con set di cortesia (tè, caffè, biscotti e bollitore)
e minibar (a pagamento), camera con letto matrimoniale e lettino da campeggio
per la piccola, scrivania occupata dalla TV 21", armadio con cassetta di
sicurezza (molto piccola), ed il bagno con set di cortesia a dispenser sulla
parete accanto al lavandino e nell'immensa doccia (sarà stata 1,5m x 2,5m),
accappatoio e ciabattine a disposizione.
È tutto molto pulito, curato ed accogliente,
il soffitto ed il pavimento sono in legno, dalle finestre vediamo il bellissimo
prato dell'azienda. Mi rendo però subito conto di un dettaglio: non ci sono
ganci o spazi per appendere. In bagno ce n'è solo uno, ma noi siamo in 4! Dove
mettere ad asciugare costumi, asciugamani e quant'altro? Posti per inserire dei
ganci o un appendiabiti ce ne sarebbero a bizzeffe in stanza, ma niente, solo
tante, tantissime mensole.
Anche la
doccia era "inutilmente" grande proprio perché se ne poteva sfruttare
solo metà (dove scendeva l'acqua), nell'altra metà l'acqua non arrivava (se non
nel pavimento) e non c'era nessun posto in cui appendere o legare un filo per
stendere. Mettevamo giusto le ciabattine a terra per sgocciolare…
L'azienda la
Fiorida offre un MiniClub gratuito che organizza, soprattutto in
estate, tantissime attività e noi, come d'accordo con Laura, il primo
pomeriggio abbiamo fatto giocare le nostre bimbe lì con Maria. L'accudimento dei bambini è possibile in realtà solo a
partire dai 3 anni, ma vista la bassissima affluenza, le ragazze son sempre
state così gentili da accettare di badare alla mia piccolina.
La sala del MiniClub
non è il massimo, secondo me potrebbe essere più colorata, più a misura di
bambino e con più giochi a disposizione, ma devo comunque dire che ha fatto il
suo dovere e sono rimasta piacevolmente colpita nel vedere che la sala rimaneva
aperta anche fuori dagli orari del MiniClub, permettendoci dei diversivi
con libri e giochi prima del ristorante o nei piccoli tempi di attesa.
Le bambine
sono state bene con Maria. Prima un'ottima merenda con latte fresco e biscotti
fatti con il loro burro (ottimi!), poi truccabimbi, trenino, bambole e libri.
Siamo rimasti presenti per tutto il pomeriggio e Maria ci ha anche dato qualche
indicazione su cosa fare e vedere nei dintorni.
Dopo i giochi
arriva l'ora di cena. A la Fiorida ci sono due ristoranti, uno è il
ristorante stellato La Présef (1 Stella Michelin) e l'altro è il
ristorante Quattro Stagioni. Non abbiamo avuto il piacere di mangiare a La
Présef, ancora troppo chic per noi, ma devo dire che al Quattro Stagioni
si mangia divinamente.
All'apertura,
ci rechiamo alla reception dell'agriturismo, nonché unico accesso alle sale
ristorante, e una signorina ci accompagna al nostro tavolo. Le sale del Quattro
Stagioni sono ben separate l'una dall'altra e ognuna è tematizzata per una
stagione; noi, a parte l'ultimo giorno, abbiamo mangiato sempre nella sala Estate.
Nel corridoio di accesso alle sale i muri sono tappezzati di premi,
trofei e gagliardetti vinti dalle mucche de la Fiorida.
Una volta
accomodati al tavolo ci portano il menù, ma quando il cameriere viene a
prendere le ordinazioni ci dice che, per la nostra pensione completa, potevamo
scegliere solo pietanze dalla "Piccola Carta", ovvero un menù molto
ristretto rispetto allo standard, e bere solo acqua.
Lì per lì
restiamo un po' spaesati e ci chiediamo se, stando quattro giorni in azienda,
avremmo sempre dovuto scegliere tra quella manciata di piatti, ma il cameriere
resta vago con un "Non preoccupatevi!".
Insieme alla
"Piccola Carta" arriva anche il menù per bambini con alcuni piatti
più adatti ai piccoli, peccato che anche questa non offrisse una scelta
sufficiente per i quattro giorni di soggiorno che avevamo prenotato; per
fortuna si son sempre resi disponibili per accontentare le nostre
richieste/necessità, anche con fuori menù.
Servizio
rapido e professionale, cibo ottimo e porzioni abbondantissime. Avendo diritto
ad antipasto, primo, secondo e dessert, abbiamo preso tre portate ma abbiamo
davvero faticato a finire tutto.
Mio marito ha
optato per i pizzoccheri, io per una tagliata di manzo... era tutto davvero
squisito!
Da bere abbiamo
ordinato acqua in caraffa (filtrata), una naturale e una gassata. Le stesse le
abbiamo ordinate ad ogni pasto. Ricordatevi questo particolare perché lo
riprenderò a fine articolo.
Il soggiorno:
domenica
Per domenica
ci era stata proposta l'attività dedicata al percorso del latte: una giornata
intera completamente immersi in fattoria con attività legate all'allevamento e
alla lavorazione del latte. Purtroppo, per mancanza di iscritti, l'attività non
ha avuto luogo, ma Laura ci ha comunque permesso di viverne le parti salienti.
La mattina ci
alziamo e facciamo colazione al ristorante, solita sala Estate. Anche
per la colazione (e per tutti i pasti a seguire) è necessario essere
accompagnati da qualcuno della reception al tavolo che, per noi, è lo stesso
della cena del giorno prima.
La colazione
è a buffet e la proposta è ricca e di qualità. Salumi e formaggi prodotti in
azienda, pane, biscotti, croissant e torte, frutta e verdura fresca con
spremiagrumi ed estrattore, yogurt, cereali, miele, marmellate e bevande calde
servite al tavolo. Su richiesta, anche uova cotte in tutte le maniere. Tutto
buonissimo!
Abbiamo
appuntamento alle 11:00 davanti alla vetrata del caseificio per fare la visita
guidata dell'azienda e sfruttiamo il tempo che abbiamo per ammirare il
bellissimo panorama che si gode dalla struttura, visitare i giardini de la
Fiorida e provare il piccolo parco giochi, molto molto sacrificato a mio
avviso visto l'ampio cortile a disposizione.
Poco prima
della visita guidata noto con piacere che tutte le aree didattiche de la
Fiorida sono segnalate con dei cartelli sintetici e chiari che illustrano
l'area e le sue funzioni.
Alle 11:00
incontriamo Antonietta per la visita guidata. La vetrata è grande e sotto c’è
una bella pedana di legno per permettere anche ai più piccoli di vedere dentro.
Purtroppo oggi è tutto spento, ma osservare è comunque interessante.
La
spiegazione è interessante e Antonietta riesce ad instaurare subito un rapporto
con le nostre (vivaci) bambine. Ci racconta che la Fiorida nasce dalla
passione per gli animali, le mucche in particolare, del titolare Plinio Vanini
e che, pur dando seguito al mestiere del padre assumendo la presidenza di
Autotorino, seguì la sua vocazione mettendo in piedi "mattone dopo
mattone" questa azienda agricola. Fu egli stesso a volere caseificio e
macello a Km 0 e a portare avanti questa politica. Ci ha raccontato inoltre che
Plinio - mi permetto di chiamarlo per nome perché così, come uno di noi, ci è
stato presentato - tutt'ora segue il bestiame con amore e non è raro trovarlo
in stalla o in porcilaia.
Dopo la
spiegazione del caseificio, delle varie produzioni e qualche curiosità sulla ricotta,
ci dirigiamo verso la sala di stagionatura dei formaggi. Qui ci sono circa 10
gradi ed un tasso di umidità del 90%, in pratica si gela! Antonietta ci spiega
velocemente come vengono curate le forme e le differenze tra i vari formaggi e
poi ci offre anche una piccola degustazione dei loro prodotti caseari.
Finita la
parte sulla produzione del formaggio, andiamo a scoprire chi c'è alla base di
tutto e ci dirigiamo verso le mucche. La stalla è enorme, pulita e
"profumata" (per quanto possa esserlo una stalla, ecco!), si vede che
gli animali sono ben tenuti.
Ci raccomanda di non accarezzare le mucche, di restare nel corridoio
centrale e di non fare troppo rumore e, arrivati al centro della stalla, ci spiega
tantissime cose, anche molto curiose, sulle mucche che sono lì presenti. Quanto
dura la gravidanza di una mucca? Per quanto tempo produce poi il latte? Quanto
mangia una mucca? Quante volte fa la cacca? Le mucche hanno le corna? Queste e
tante altre domande hanno avuto risposta in questa seconda tappa della nostra
visita.
Le circa 200
mucche di razza Bruna in stalla hanno, oltre ad un codice univoco, un nome
proprio di persona. Esse sono divise a seconda della loro attuale funzione: ci
sono le vacche da latte che vengono munte due volte al giorno, quelle in attesa
di entrare in calore per essere inseminate, quelle gravide o malate e quelle
"vip" con un'area leggermente più curata - la loro mucca America è
supercampionessa provinciale.
Poco oltre
l'uscita della stalla c'è l'area adibita ai vitellini. Questi infatti vengono
tolti subito dopo la nascita alla loro mamma per evitare che si crei troppo
attaccamento tra i due, ma vengono comunque alimentati col latte materno fino
allo svezzamento. E con latte materno non intendo un qualsiasi latte vaccino,
ma proprio quello della loro mamma, perché a la Fiorida fanno le cose
per bene e di ogni capo di bestiame conoscono l'intero albero genealogico.
Dopo le
mucche andiamo a conoscere i maiali. Anche di questi Antonietta conosce molte
curiosità e la visita continua ad interessare perfino le bambine. Purtroppo i
maiali e soprattutto i maialini si possono vedere solo da lontano, ma forse,
visto l'odore non proprio gradevole, va benissimo così.
Superati i
maiali si arriva agli animali che le mie figlie hanno letteralmente adorato in
questo agriturismo: le capre.
Le circa 80
capre di razza Frisa Valtellinese presenti in azienda sono davvero adorabili.
Si fanno accarezzare sulla testa e mangiano dalle mani, una gioia per i più
piccoli. Antonietta è gentilissima e ci dà del mangime da dare agli animali e,
con grandissimo stupore, ci permette anche di mungerne una: Macchia, la loro
"capretta didattica".
La visita
guidata finisce proprio all'ora di pranzo, il tempo di lavarci le mani ed il
ristorante ci aspetta. Un receptionist ci accompagna al nostro tavolo, lo
stesso per la terza volta, e questa volta abbiamo accesso all'intero menù.
Proviamo qualche prodotto locale o particolare come i loro salumi, la burrata
(una vera delizia!) e il fritto misto di lago (buono e super abbondante).
In ristorante
si respira un'aria molto formale e man mano che veniamo qui ce ne rendiamo
conto sempre di più. È tutto molto curato ed elegante, forse troppo
considerando che è comunque il ristorante di un agriturismo...
Le bambine
finiscono presto di mangiare, vista la grande affluenza il servizio è un po'
più lento oggi, e decido di portarle al MiniClub, assistito la domenica
all'ora di pranzo, per finire tranquillamente il pasto. Con mia grande sorpresa
la sala è vuota e attendo 5-10 minuti prima che arrivi l'assistente, chiamata
dalla reception. Attesa non troppo breve se considerata in mezzo al pasto.
Usciti dal
ristorante pieni e soddisfatti come al solito, recuperiamo le bimbe al MiniClub
e ci riposiamo un pochino in camera: alle 15:15 abbiamo appuntamento con Laura
per le attività del pomeriggio.
Laura ci
riporta dalle amatissime caprette, le bambine hanno così modo di accarezzarle,
studiarle, parlarci, poi possono ancora mungerle, questa volta con più tempo,
più cura, più coscienza. Macchia, la capretta, è sempre molto tranquilla e
conosce alla perfezione il susseguirsi di eventi che avviene quando adulti e
bambini arrivano con un animatore da loro, infatti bela forte e si premura di
fare i suoi bisogni per essere "libera" per la mungitura.
In questa
occasione anche gli adulti possono provare a mungere e l'esperienza è un misto
di sensazioni ed emozioni molto contrastanti, io son passata dal disgusto
all'entusiasmo, il tutto unito alla paura (infondata) di far male a Macchia.
Bellissimo comunque!
Una volta
munta la capretta ci siamo diretti verso il laboratorio didattico, una sala
costruita proprio sopra la sala mungitura delle vacche e con una vetrata sulla
stessa.
Nel
laboratorio, Laura dà ad ogni famiglia (eravamo 3 in tutto) un vasetto di vetro
contenente della panna fresca e ci invita a fare il burro agitandolo forte e
cercando di non riscaldarlo.
Dopo circa 10
minuti di "sbattimento", con braccia doloranti di bambini e adulti,
abbiamo fatto il burro!
Laura, con
l'aiuto dei bambini, sciacqua il burro dal latticello e lo mette in un
caratteristico stampo di legno, schiacciato ben benino per formare il panetto
(scusate la foto sfuocata!).
Mentre noi
eravamo impegnati a fare il burro, Laura aveva messo sul fuoco del latte fresco
perché, oltre a fare il burro, abbiamo provato anche a fare il formaggio.
Raggiunta la
temperatura di circa 35-37 gradi, la pentola viene tolta dal fuoco e viene
aggiunto il caglio al latte.
Dopo una
breve attesa, i bambini possono "rompere" la cagliata e pian pianino
si può filtrare il risultato togliendo tutto il siero.
Filtrato e
messo in forma, strizzato con cura con della garza, abbiamo ottenuto un
"bel" primosale!
Le attività
didattiche sono terminate, sono circa le 17:00 e siamo pronti per fare un tuffo
in piscina. La Fiorida è infatti dotata di un'area benessere: la Fiorida
Farm & Beauty. Da regolamento l'accesso a quest'area è riservata ai
soli utenti di età superiore ai 14 anni, ma la piscina è accessibile agli ospiti
dell'agriturismo anche più piccoli, purché si rispetti il 'momento del
silenzio' dalle 15:00 alle 17:00.
La Fiorida
Farm & Beauty è molto carina. All'ingresso c'è l'accoglienza con teli
bagno a disposizione per gli ospiti (perfetti per le bambine che non avevano
accappatoio). Sulla sinistra la sala fitness ben attrezzata e con vista sulla
piscina, un piccolo angolo rinfresco con acqua, latte e succo di mela,
biscotti, mele fresche, frutta secca e caramelle.
Sulla destra
l'accesso alla piscina e alla SPA. Si può accedere a queste aree solo
dotati di costume, ciabatte e cuffia per capelli, obbligatori pediluvio
antimicotico e doccia.
L'acqua è
calda e non c'è il tipico odore di cloro nell'aria grazie al loro sistema
di disinfezione dell'acqua 100% ecologico, che permette di ridurre l'utilizzo
di prodotti chimici. La piscina ci piace e ci divertiamo tanto. Tuffarsi è
vietato per rispetto degli altri, ma dato che siamo praticamente gli unici
presenti, le mie bimbe si divertono a saltare in acqua dal bordo della vasca.
Dato che
avevo scordato a casa i braccioli per la mia duenne, chiedo se è possibile
acquistarli in loco e con mia grande fortuna lo è. Due braccioli di qualità
dubbia, che la tengono a mala pena fuori dall'acqua, al prezzo di
12,00€... non lamentiamoci, mi dico, almeno ci sono!
Rimango
stupita all'uscita dalla piscina dove, a causa di un "Mamma!" detto a
voce un po' più alta da mia figlia, mi si invita a fare silenzio ed a parlare
sottovoce perché nelle sale adiacenti all'ingresso ci sono dei trattamenti in
corso. Ora, io capisco che, nel rispetto di chi paga un trattamento, non si
debba disturbare, ma invitare degli ospiti a parlare sottovoce all'ingresso di
un'area benessere mi è sembrato fuori luogo ed eccessivamente restrittivo. Si
potevano pensare le sale massaggi in un'area meno di passaggio o consentire
l'accesso ai bambini non in concomitanza con gli altri trattamenti, perché far
parlare una duenne sottovoce è piuttosto complicato!
Dopo la
piscina e la doccia andiamo a cena. Con nostra sorpresa ci mettono in un tavolo
diverso dal solito e la cosa mi lascia alquanto perplessa visto che dopo
pranzo, prospettatami la possibilità di mangiare sempre nello stesso tavolo,
avevo espressamente richiesto fosse così per praticità di orientamento nostra e
delle bambine. Il caposala discute un pochino con cameriere e receptionist e
poi accontenta comunque il nostro desiderio anche se questo, ahimé, non ci fa
trovare il tavolo adattato alle nostre esigenze, costringendoci ad ogni singolo
pasto a richiedere una posateria più adeguata alle bambine ed il seggiolone per
la più piccola.
Dopo la cena
e una breve pausa gioco al MiniClub, andiamo a nanna. Siamo davvero
entusiasti di questa giornata in fattoria e non vediamo l'ora che sia mattina
per fare l'attività sull'agricoltura prevista per il giorno dopo.
Il soggiorno:
lunedì
Ispirata
dalla giornata dedicata alle coltivazioni, sempre organizzata da la Fiorida,
e dalle attività proposte per le scuole, avevo chiesto a Laura se era possibile
fare le attività ad essa legate, quindi raccogliere la frutta fresca e le erbe
aromatiche, fare il sale aromatico e, magari, colorare con i semi.
Laura è stata
disponibilissima e la mattina di lunedì, dopo una ricca colazione, siamo andate
nel frutteto a raccogliere la frutta fresca. Alle bambine è piaciuto molto,
abbiamo colto ed assaggiato mirtilli, more e lamponi.
Abbiamo visto
degli alveari di un apicoltore locale al quale l'azienda presta una parte delle
sue terre, la serra con pomodori e fragole, i campi di fiori usati poi come
centrotavola in ristorante e anche i cespugli di rosmarino e salvia, colti
dalle bambine per fare il sale aromatico.
Ci siamo
recati di nuovo nel laboratorio didattico, concentrandoci questa volta
sull'area agricoltura.
Sedute al
tavolo, le bimbe hanno spezzettato le erbe, mischiate al sale e schiacciato il
tutto con l'aiuto di un pestello artigianale. Erano molto orgogliose del loro
lavoro.
Dopo il sale
aromatico, hanno "colorato con i semi", che in realtà erano cereali e
legumi. Un fiore disegnato su un foglio di carta, colla, pennello e una miscela
di "semi" le ha tenute al tavolo ben concentrate per circa 15 minuti.
E anche questa volta erano estremamente soddisfatte della loro opera.
In tutto ciò
Laura si è resa disponibilissima a raccontarci ulteriori curiosità sulla realtà
di questa grande azienda agricola ed abbiamo passato tutti una mattinata estremamente
piacevole. Mentre l'attività di domenica ci è stata offerta, questa del lunedì
l'abbiamo pagata 10,00€ a bambino; soldi tutto sommato ben spesi considerando
durata e materiale.
Dopo un altro
lauto pasto, con assaggio dei loro ottimi formaggi, ed una macedonia di frutta
fresca degna di questo nome, andiamo a riposare.
Di pomeriggio
il MiniClub dovrebbe essere supervisionato, ma Laura ci aveva già fatto
presente che il servizio è su prenotazione, anche se così non indicato. La
mattina quindi chiediamo di poter lasciare le bimbe e Antonietta ci da la sua
disponibilità. Lasciamo quindi le bimbe con lei per un'oretta e andiamo a
provare la Fiorida Farm & Beauty.
Essa consiste
in un vitarium, una sauna e un bagno turco, docce aromatiche, una vasca
idromassaggio, un'area tisane e un'area relax, oltre a piscina e solarium
esterno il cui accesso è antecedente quello del percorso SPA vero e proprio.
Tutto molto carino e studiato per bene considerando gli spazi ristretti in cui
si sviluppa. La luce soffusa, il bel profumo e l'atmosfera quieta
incrementavano l'esperienza di puro relax.
Finita la
nostra ora in solitaria e finito anche il 'momento del silenzio' istituito nel
centro benessere, andiamo a prendere le bimbe e ci dirigiamo in piscina. Tutto
bello e divertente come la volta precedente, seppure il rinnovato invito a
parlare sottovoce.
La giornata
finisce serena con cena (di nuovo con una "Piccola Carta"), gioco e
nanna.
Il soggiorno:
martedì
Il martedì
mattina decidiamo di prendere le biciclette a noleggio e fare una pedalata
lungo il sentiero della Valtellina, dove, a poco più di 4 Km da dove stavamo,
c'è un bel parco giochi per le bambine. La scelta è tra una bicicletta
elettrica al costo di 30,00€ a bici per mezza giornata, oppure una bicicletta
normale al costo vantaggioso (sconto ospiti agriturismo) di 4,00€ a bici per
mezza giornata.
Inutile dire
che abbiamo optato per le biciclette normali, le uniche, tra l'altro, che
offrivano l'opzione seggiolino per bambini e che ci permettevano quindi di
portare anche le bimbe con noi. Avevamo portato i loro caschetti, quindi le
abbiamo sistemate e siamo partiti.
Il sentiero
Valtellina è molto bello e suggestivo, sostanzialmente pianeggiante. Abbiamo
costeggiato il fiume Adda e goduto di scorci meravigliosi. Le bambine si sono
divertite tantissimo a stare dietro e hanno retto i minuti di viaggio senza
problemi.
Arrivati al
parco giochi abbiamo fatto una pausa e goduto dell'ambiente ombreggiato e
fresco. Abbiamo provato altalene, assi di equilibrio, pareti da arrampicata e
tutte le attrezzature disponibili.
Alla fine dei
giochi, pedalata di rientro e doccia. È stata una mattinata davvero divertente,
la prima vera biciclettata tutti insieme e siamo rimasti tutti molto
soddisfatti.
Ultimo pasto
nel buonissimo ristorante Quattro Stagioni. Questa volta siamo nella
sala Primavera, una sala adiacente all'area esterna e molto carina.
Essendo
l'ultimo pranzo ci deliziamo con la "Gran Verticale", una
degustazione (molto) abbondante di latticini e formaggi stagionati e la
grigliata mista. Che dire? Tutto divino! Per fortuna consentono sempre di
portare via ciò che non si consuma, perché altrimenti i livelli di spreco di
questo ristorante sarebbero altissimi!
Dopo pranzo
le bambine si intrattengono con il papà al MiniClub, io faccio
velocemente le valigie e faccio il check-out. Con mio grande stupore noto che
l'acqua ci è stata addebitata per ogni pasto, 2,50€ a caraffa d'acqua, per un
totale di 30,00€ di sola acqua (filtrata, non minerale in bottiglia!). Alle mie
rimostranze, visto che avevamo la pensione completa e visto che mi era stato
detto che l'acqua era inclusa, il receptionist ce la sconta dal totale.
Sappiate, in generale, che i prezzi sono un po' alti, ma mentre per il cibo è
tutto sommato ragionevole viste le enormi porzioni, per le bevande mi sembra un
pochino esagerato pagare 2,50€ per una caraffa d'acqua filtrata o, ad esempio,
7,00€ per un digestivo.
Prima di
lasciare la Fiorida, non possiamo non fare un salto allo "spaccio
vendita", ovvero il loro negozio. Qui si possono comprare i tantissimi
prodotti, sia fatti totalmente da loro, sia fatti da altre aziende utilizzando
le loro materie prime, sia fatti da altre aziende che sono piccole realtà
locali che la Fiorida ha deciso di supportare in quanto offrono comunque
prodotti di qualità.
Tra i banchi
è possibile trovare prodotti di bellezza, marmellate e biscotti, prodotti da
forno, carni, salumi, formaggi, latte e burro, prodotti sott'olio, liquori,
distillati, miele e tantissime altre cose buone! Abbiamo fatto un bel po' di
acquisti, tutta roba di ottima qualità ed il commesso, molto gentilmente, ci ha
anche regalato delle scatole di polistirolo per tenere il tutto termoisolato
durante il viaggio di rientro.
Per
concludere, l'esperienza a la Fiorida è stata molto bella e stimolante,
ricca di spunti didattici sia per noi che per le nostre bambine. Mi aspettavo
un ambiente più informale, considerando che è comunque un agriturismo, mentre
l'aria che si respira dentro (centro benessere, ristorante, reception) è molto
diversa da quella che si respira fuori (stalla, porcilaia, campi, ecc.) e la
cosa, a parer mio, cozza un po'...
Vista la
grande attenzione all'area didattica e alle attività proposte per le scuole mi
aspettavo molte più accortezze per i bambini che in realtà non c'erano, come la
disponibilità di spondine anticaduta per i letti (noi l'abbiamo portata da
casa), un accappatoio misura bambino (un generico 8 anni ad esempio) o fogli e
colori per disegnare in stanza o al ristorante. C'è da dire comunque che la
Fiorida non è un family hotel!
Ho notato
inoltre un po' di disorganizzazione dal punto di vista della comunicazione.
Avevo ad esempio specificato già in fase di prenotazione che saremmo arrivati
il pomeriggio ed avremmo sfruttato il pranzo alla partenza, e invece sabato mi
hanno telefonata per sapere se pranzavo lì il giorno d'arrivo o di partenza;
avevo già confermato sempre in fase di prenotazione il late check-out e mi è
stato detto la mattina di lunedì che se lo volevo dovevo farlo presente il
prima possibile per riservare la stanza; avevo chiesto di tenere sempre lo
stesso tavolo al ristorante, sotto loro proposta tra l'altro, ed invece ce
n'era stato assegnato un altro, e nello stesso ristorante è capitato qualche
volta che venisse un cameriere a prendere la comanda dopo che l'avevamo già
data ad un altro. Insomma il margine di miglioramento in questo senso c'è...
Sicuramente
una vacanza a la Fiorida è un'esperienza da fare almeno una volta, di
più non saprei visto che le attività per gli ospiti, soprattutto con bambini,
sono giustamente limitate. Nel complesso ci siamo trovati bene e magari, per un
weekend veloce, pensiamo di ritornare; io e mio marito ci rilasseremo e ci
godremo il buon cibo valtellinese, mentre le nostre bambine potranno salutare
di nuovo la loro adorata "amichetta" pelosa.
Sito
ufficiale: www.lafiorida.com
Scritto da Sonia Masala
Sonia e gli altri collaboratori di Blodiario 2.0 li trovate qui:
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