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23 luglio 2025

Grande successo per le mostre Alphonse Mucha e Giovanni Boldini al Palazzo dei Diamanti di Ferrara

 


Sono stati 72.855 i visitatori delle mostre Alphonse Mucha e Giovanni Boldini allestite a Palazzo dei Diamanti dal 22 marzo al 20 luglio 2025.

Attraverso una selezione di 150 opere il pubblico ha potuto conoscere ed approfondire la biografia, il percorso artistico e i molteplici aspetti della produzione di Alphonse Mucha, artista poliedrico che raggiunse fama internazionale nella Parigi fin de siècle e che contribuì all’affermazione della nascente Art Nouveau. La mostra, a cura di Tomoko Sato con il coordinamento scientifico di Francesca Villanti, è stata organizzata da Fondazione Ferrara Arte, Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e Arthemisia, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di Mucha Museum e Prague City Tourism.

Nelle sale dell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti sono state contestualmente presentate oltre 40 opere di Giovanni Boldini – tra dipinti ad olio, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni – selezionate fra quelle custodite nel Museo a lui intitolato: un viaggio tra i capolavori del maestro ferrarese per raccontare il suo talento di pittore della “donna moderna” e del suo fascino. La mostra, curata da Pietro Di Natale, è stata organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara.

Sui 72.855 ingressi, i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 24.763 mentre i restanti sono stati acquistati presso la biglietteria di Palazzo dei Diamanti. 
Il giorno più visitato è stato il Lunedì dell’Angelo, 21 aprile, con 1.617 ingressi.
Le mostre sono state molto apprezzate dai gruppi scolastici: sono 166 le classi che hanno visitato l’esposizione per un totale di 3.472 studenti coinvolti, provenienti, in egual numero, sia da Ferrara e Provincia sia da altre città.
Ottimo risultato anche per i cataloghi delle mostre: sono state vendute 4.155 copie di quello di Mucha e 1.963 di quello di Boldini.

«Il grande successo delle mostre dedicate a Mucha e Boldini conferma, ancora una volta, che Palazzo dei Diamanti è uno dei luoghi della cultura più importanti e attrattivi del nostro paese. È stata davvero una grande emozione vedere le sale affollate da visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, molti dei quali giunti in città appositamente per visitare le mostre, che dunque, anche per questo, hanno determinato un notevole indotto per l’intera comunità. Ringrazio tutti coloro che, con la consueta professionalità, hanno contribuito a questo risultato straordinario», afferma il sindaco Alan Fabbri.

«Queste due splendide mostre hanno saputo coniugare rigore scientifico e capacità di coinvolgimento, consentendo al pubblico di ammirare i capolavori di due giganti della Belle Époque in un’atmosfera elegante e suggestiva. L’attenzione ricevuta dalle scuole, dalle famiglie e dai visitatori di tutte le età dimostra quanto sia importante continuare a investire in proposte culturali di alto livello che, per la diversità degli argomenti trattati, ampliano costantemente il bacino di utenza. Per questo, da oggi, siamo di nuovo al lavoro con la preparazione della grande mostra su Marc Chagall, che aprirà l’11 ottobre», aggiunge l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.

Il Presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi dichiara: «La formula della “doppia mostra”, già sperimentata lo scorso anno, quando, su mia indicazione, abbiamo affiancato alla monografica su Escher la mostra-dossier dedicata ai cofanetti in pastiglia del Rinascimento, è stata, ancora una volta, una scelta vincente. Dopo aver conosciuto l’appassionante vicenda biografica e ammirato le tante, straordinarie creazioni di Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, i visitatori hanno avuto infatti l’occasione di immergersi nel mondo di Giovanni Boldini, che, come il ceco, si affermò nella Parigi della Belle Époque ottenendo un successo di portata internazionale. Boldini tornerà protagonista l’anno prossimo a Palazzo Massari, quando, finalmente, riapriremo il museo che porta il suo nome».

Pietro Di Natale, Direttore della Fondazione Ferrara Arte, precisa: «Grazie a un sondaggio condotto durante i primi mesi di apertura abbiamo accertato che il 61,9% degli intervistati è venuto a Ferrara appositamente per visitare le mostre; dato che assume ancor più risalto se consideriamo che il 15,7% del campione risulta residente in città o nei comuni limitrofi. Tutto ciò evidenzia la bontà e l’attrattività della proposta espositiva e indica che mostre di alta qualità come queste oltre ad essere fondamentali momenti di divulgazione culturale e di educazione alla bellezza hanno la capacità di richiamare pubblico “forestiero” generando dunque un impatto più che positivo sui servizi di ospitalità, ristorazione e commercio della città».

«Siamo felicissimi del grande successo riscosso dalle mostre dedicate a Mucha e Boldini: un risultato che ci riempie di orgoglio e conferma il forte interesse per le proposte culturali di qualità. È la seconda volta – afferma Iole Siena, Presidente di Arthemisia – che lavoriamo a Ferrara e abbiamo trovato nuovamente un contesto ideale per realizzare esposizioni di alto profilo, capaci di coinvolgere un pubblico ampio e variegato. Questo successo ci dà ulteriore entusiasmo per il prossimo progetto che ci vede collaborare con la Fondazione Ferrara Arte: l’attesissima mostra su Marc Chagall, che sarà uno degli appuntamenti imperdibili della stagione autunnale».

La programmazione di Palazzo dei Diamanti prosegue dall’11 ottobre con la mostra Chagall, testimone del suo tempo: un percorso espositivo di sorprendente intensità emotiva che invita il pubblico a immergersi nell’universo poetico di uno dei più importanti e amati maestri dell’arte del Novecento.


Com’è andata?
Prenotazioni e prevendite 
In totale i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 24.763. Di questi, a usufruire della prenotazione organizzandosi in gruppi sono state 8.824 persone. Le rassegne hanno ottenuto un buon riscontro anche dai gruppi scolastici: 166 le classi in mostra per un totale di 3.472 studenti di cui 1.988 delle secondarie di secondo grado, 774 delle secondarie di primo grado, 420 delle primarie e 290 della scuola dell’infanzia.
Le prevendite online hanno ricevuto gradimento anche dai singoli visitatori, scelte da 15.939 persone.

Iniziative didattiche e culturali
Positivo il bilancio del programma di iniziative didattiche e culturali a cura di “Senza titolo”.
Sono state 37 le attività svolte con le scuole nell’ambito del percorso didattico ideato e realizzato appositamente in occasione delle mostre, per un totale di 900 studenti coinvolti.
La proposta Dentro l’opera ha offerto alle famiglie con ragazzi e ragazze tra i 6 e gli 11 anni cinque visite animate con laboratorio per approfondire il tema dell’ideale femminile nell’effervescente stagione della Belle Époque (in totale 75 partecipanti).
Inoltre, nel mese di giugno, si è tenuta una nuova edizione di Estate a Palazzo dei Diamanti destinata a bambini e bambine dai 6 ai 12 anni.
Il progetto di centri estivi, a cui hanno aderito 36 ragazzi e ragazze, ha approfondito ogni settimana un differente aspetto del tema del Tempo, attraverso laboratori, letture, visite a musei, mostre o luoghi significativi e giochi. Palazzo dei Diamanti è stato una sorta di atelier centrale, punto di partenza per tutte le esplorazioni proposte (dal Museo della Cattedrale allo Spazio Antonioni, da Casa Ariosto al Castello Estense), ma anche luogo dove raccogliere, consolidare e condividere quanto è stato scoperto, compreso e rielaborato sotto la guida di educatori museali.

Grande successo sabato 17 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei, per l’apertura serale straordinaria, dalle 19.30 alle 23.30, che prevedeva un biglietto speciale a 10 €: gli ingressi sono stati 459.
La stessa sera, dalle 19.30, per offrire al pubblico un’ulteriore opportunità, si è tenuto nel loggiato di Palazzo dei Diamanti un concerto gratuito organizzato dal Conservatorio G. Frescobaldi nell’ambito del Festival miXXer con musiche di Montsalvatge, Donatoni, Rosato e Joplin.

Da segnalare infine l’attenzione suscitata dal ciclo di conferenze organizzate presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti: incontri che hanno affrontato vari temi legati alla produzione artistica di Mucha e Boldini (170 presenze).
Inoltre, durante questi mesi, altre prestigiose sedi a Bologna, Rovigo e Padova hanno ospitato incontri dedicati alle due esposizioni di Palazzo dei Diamanti riscuotendo grande interesse (250 presenze).

Visite guidate
Sono state scelte da 199 gruppi, per un totale di 4.209 visitatori, tra adulti e gruppi scolastici. Tra queste sono piaciute molto le visite guidate per i singoli visitatori del sabato, domenica e festivi, riuniti in specifico in 43 gruppi per 957 singoli partecipanti.

Riscontro sui media
Plausi alle mostre sono giunti anche dalla critica, con recensioni sulle maggiori riviste di settore e ampie pagine di approfondimento, sia sulle testate locali, sia sui principali quotidiani nazionali. Sono stati pubblicati circa 420 articoli che parlavano delle mostre, oltre a servizi televisivi e radiofonici.

La mostra sui social
Le mostre dedicate a Mucha e Boldini hanno suscitato un’attenzione significativa anche online: su Instagram si sono registrate oltre 1,6 milioni di visualizzazioni, di cui 475 mila raggiunte senza attività di sponsorizzazione, mentre su Facebook le visualizzazioni complessive hanno superato i 32 milioni, con quasi un milione di copertura organica. Oltre 300 mila accessi al sito di prenotazione testimoniano come l’interesse suscitato dalle opere dei due maestri sia andato ben oltre le sale espositive, coinvolgendo un pubblico ampio e trasversale.








6 luglio 2025

"Chagall, testimone del suo tempo" al Palazzo dei Diamanti di Ferrara

 


Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita dall’11 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026 la grande mostra Chagall, testimone del suo tempo, un percorso espositivo di sorprendente intensità emotiva che invita il pubblico a immergersi nell’universo poetico di uno dei più importanti e amati maestri dell’arte del Novecento.

Un viaggio straordinario che rivela come Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Paul de Vence, 1985), universalmente noto per le figure fluttuanti e le colorate atmosfere incantate, abbia saputo mantenere viva la memoria della sua terra natale, della tradizione e degli affetti, proiettandoli sempre verso nuovi orizzonti espressivi.

Attraverso 200 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, e due sale immersive che consentono di ammirare alcune creazioni monumentali in una dimensione coinvolgente e spettacolare, la mostra evidenzia la profonda umanità dell’opera di Chagall, artista plurale, visionario e testimone del suo tempo, cantore della bellezza e custode della memoria. Volti scissi, profili che si moltiplicano, ritratti che si specchiano: attraverso il tema del doppio egli rivela la sua straordinaria capacità di cogliere la dualità dell’esistenza umana. E ancora amanti volanti, animali parlanti, bouquet esplosivi, diventano, trascendendo il visibile, metafore universali. Attraverso il suo sguardo poetico, Chagall trasforma l’esperienza personale in riflessione condivisa, svelando come dietro l’apparente semplicità delle sue creazioni si celino temi che toccano ogni essere umano: l’identità, l’esilio, la spiritualità e la gioia di vivere.

In un’epoca di frammentazione, egli ci ricorda che l’arte può essere ponte tra mondi diversi, sintesi di tradizioni apparentemente inconciliabili, specchio fedele delle aspirazioni e delle contraddizioni dell’umanità. La sua opera celebra quella verità emotiva che rende tangibili i sentimenti più profondi dell’animo umano, elevando lo spirito verso una bellezza capace di trovare, anche negli orrori del tempo, barlumi di pace e comprensione.

La mostra è organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Arthemisia ed è curata da Paul Schneiter e Francesca Villanti.

22 marzo 2025

A Palazzo dei Diamanti i capolavori di due protagonisti dell'arte europea tra Otto e Novecento: Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, straordinari cantori del fascino e della bellezza femminile

 


A Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dal 22 marzo al 20 luglio 2025, aprono al pubblico due mostre straordinarie: una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, nelle 11 sale dell’ala Rossetti, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, nelle 3 sale dell’ala Tisi.

Sia il ceco Alphonse Mucha (Ivančice, 1860 – Praga, 1939), sia il ferrarese Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) si affermarono nella Parigi della Belle Époque ottenendo un successo di portata internazionale. Mucha giunse nella capitale francese nell’autunno del 1887, quando il ferrarese era già molto famoso e stava maturando l’intenzione di dedicarsi prevalentemente al genere del ritratto.




Mucha ammirò certamente le opere di Boldini presenti all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove fu a sua volta coinvolto in mostre e progetti, tra cui la decorazione del padiglione della Bosnia-Erzegovina commissionatagli dal governo austriaco.

Entrambi furono straordinari cantori della bellezza e del fascino della donna e riuscirono a dar forma, ognuno a proprio modo, all’ideale femminile del tempo presentandoci figure attraenti e seducenti, eleganti e energiche, emancipate e padrone del proprio destino.




ALPHONSE MUCHA

La retrospettiva racconta la biografia, il percorso artistico e i molteplici aspetti della produzione di Alphonse Mucha, che, nato nel 1860 nella piccola città morava di Ivančice, raggiunse fama internazionale nella Parigi fin de siècle grazie ai manifesti per gli spettacoli teatrali della celebre attrice Sarah Bernhardt e a pannelli decorativi raffiguranti donne attraenti e raffinate. Queste opere divennero presto emblematiche della nascente Art Nouveau, alla cui affermazione contribuì elaborando uno stile inconfondibile e seducente, subito ribattezzato “Le style Mucha”. Quando nel 1900 venne inaugurata l’Esposizione Universale di Parigi, il grafico ceco era già considerato una delle figure di spicco di questo nuovo movimento artistico. Nel 1904 visitò per la prima volta gli Stati Uniti e la stampa lo definì «il più grande artista decorativo del mondo». Sebbene sia noto principalmente per i manifesti eseguiti nella ville lumiere, Mucha fu straordinariamente poliedrico e versatile: oltre che illustratore, grafico e pittore, fu anche fotografo, scenografo, progettista d’interni, creatore di gioielli, packaging designer.

Fu anche un brillante insegnante, un filosofo e un pensatore politico: era convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell’arte potessero favorire il progresso dell’umanità e la pace; inoltre credeva fermamente nell’indipendenza della sua patria dall’Impero asburgico e seppe esprimere con forza il sogno di unità dei popoli slavi.

La mostra di Palazzo dei Diamanti illustra attraverso circa 150 opere – tra dipinti, disegni, fotografie, manifesti, oggetti – l’intera vicenda biografica e artistica di Mucha: dal decisivo incontro a Parigi con la “divina Sarah” all’affermazione del suo linguaggio attraverso i manifesti pubblicitari; dai progetti in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900 ai soggiorni negli Stati Uniti, sino alla produzione degli anni maturi trascorsi in Cecoslovacchia, dove rientrò nel 1910 con l’obiettivo di mettere la propria arte al servizio del paese, specialmente attraverso la creazione del monumentale ciclo di dipinti dell’Epopea slava, il suo indiscutibile capolavoro.

L’esposizione, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è organizzata da Fondazione Ferrara Arte, Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e Arthemisia, in collaborazione con la Mucha Foundation ed è curata da Tomoko Sato con il coordinamento scientifico di Francesca Villanti.
La mostra vede come technical support Mucha Museum e Prague City Tourism e come mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale.
Il catalogo è edito da Moebius.

Alphonse Mucha Rêverie 1897 Litografia a colori, 72,7x55,2 cm ©Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Le stagioni: Estate 1896 Serie di quattro pannelli decorativi Litografie a colori, 103x54 cm ciascuna © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Chocolat Idéal 1897 Litografia a colori, 117x78 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Le Arti: Pittura 1898 Edizione deluxe Serie di quattro pannelli decorativi Litografie a colori su seta, 60x38 cm ciascuna © Mucha Trust 2025

Alphonse Mucha Médée 1898 Litografia a colori, 206x76 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Gismonda 1894 Litografia a colori, 216x74,2 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Ventesima mostra del “Salon des Cent” 1896 Litografia a colori, 63x43 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Job 1896 Litografia a colori, 66,7x46,4 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Les Amants 1895 Litografia a colori, 106,5x137 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Coro dell’Associazione degli insegnanti della Moravia 1911 Litografia a colori, 106x77 cm ©Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Nestlés Food for Infants 1897 Litografia a colori, 72x34,5 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha De Forest Phonofilm: Bio Adria 1927 Litografia a colori su carta, 117x78 cm ©Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Lance Perfum “Rodo” 1896 Litografia a colori, 43,1x32 cm © Mucha Trust 2025 

Alphonse Mucha Le Pater 1899 Illustrazioni e design di Mucha Pubblicato da H. Piazza et Cie, Paris, 41x31 cm © Mucha Trust 2025 


GIOVANNI BOLDINI

Nelle sale dell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti, oltre 40 opere di Giovanni Boldini – tra dipinti ad olio, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni – selezionate fra quelle custodite nel Museo a lui intitolato raccontano il suo talento di pittore della “donna moderna” e del suo fascino. La mostra approfondisce, infatti, il tema del ritratto femminile, cui il pittore ferrarese si dedicò in maniera quasi esclusiva, e con successo, nella Parigi fin de siècle. Ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale, Boldini fu capace di restituire, come pochi altri, la viva concretezza, il carattere e lo status dei suoi modelli, che consegnò alla storia come icone di un’epoca. Il pubblico e la critica, in Europa come in America, apprezzarono soprattutto l’innovativa formula stilistica con la quale diede forma all’ideale femminile del tempo: elegante, spigliato, colto, emancipato, inquieto, talvolta eccentrico.

Lo dimostrano i ritratti a figura intera per i quali divenne celebre in tutto il mondo, come quelli della contessa Berthier de Leusse, della principessa Eulalia di Spagna, della misteriosa protagonista di Fuoco d’artificio, e di Olivia Concha de Fontecilla, detto La signora in rosa. Accanto a questi capolavori, contraddistinti da quella peculiare scrittura rapidissima e insieme controllata che rende inconfondibile e unico il suo stile, saranno presenti altri esemplari a mezza figura a olio e a pastello, due straordinari ritratti di Boldini (il bronzo realizzato da Vincenzo Gemito e il famoso Autoritratto a sessantanove anni), alcuni interni dell’atelier, un genere dalla forte valenza autobiografica a cui si dedicò dalla fine degli anni Ottanta, e altri lavori, vitali e vibranti, concepiti come studi, tra cui il Nudino scattante e la tela intitolata Ninfe al chiaro di luna.

Completano il percorso espositivo una selezione di disegni che dimostrano il suo rapporto iperattivo con la realtà circostante e una serie di mirabili incisioni che documentano un aspetto della sua produzione assai significativo ma meno conosciuto.

La mostra, curata da Pietro Di Natale, è organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara.
Il catalogo è edito da Fondazione Ferrara Arte editore.


Giovanni Boldini La signora in rosa, 1916 Olio su tela, 163x113 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Tiziano Menabò

Giovanni Boldini La cantante mondana, c. 1884 Olio su tela, 61x46 cm Collezione Fondazione Estense, in deposito presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Tiziano Menabò 

Giovanni Boldini Donna allo specchio mentre si mette il cappello, c. 1885 Puntasecca su carta, 140x99 mm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini 

Giovanni Boldini Donna in nero che guarda il “Pastello della signora Emiliana Concha de Ossa”, c. 1888 Olio su tavola, 80,5x64,5 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini

Giovanni Boldini La contessa Berthier de Leusse in piedi, c. 1889 Olio su tela, 200,5x101 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini 

Giovanni Boldini Madame X, la cognata di Helleu, c. 1890-95 Pastello su carta applicata a cartoncino, 73x93 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini 

Giovanni Boldini Fuoco d’artificio, 1892-95 Olio su tela, 200x99,5 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini 

Giovanni Boldini La principessa Eulalia di Spagna, 1898 Olio su tela, 202 x 101,5 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini

Giovanni Boldini La “Divina” e sua madre, c. 1909-11 Carboncino e matita grassa su carta, 503x395 mm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Luca Gavagna – le immagini 

Giovanni Boldini Autoritratto a sessantanove anni, 1911 Olio su tela, 105x97 cm Ferrara, Museo Giovanni Boldini © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea


8 novembre 2018

Il Natale tra le mille luci e magie di Ferrara





Un villaggio natalizio nelle scenografie del Rinascimento, fontane danzanti sullo sfondo del Castello Estense, giochi, animazioni e tanti eventi, da vivere in famiglia con il Consorzio Visit Ferrara.


Il Castello Estense e i palazzi rinascimentali di Ferrara fanno da sfondo ad uno spettacolo di luci e colori, che trasformano nel periodo natalizio la città dal centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO in un gioco di meraviglie per grandi e piccoli. Il Natale a Ferrara è a misura di famiglia. Occasione per divertirsi con i bambini partecipando alle tante iniziative proposte in città, ma anche per esplorare i luoghi d’arte e cultura, che prendono vita tra le strade in un viaggio tra Medioevo e Rinascimento. Un percorso ogni volta diverso, grazie al Consorzio Visit Ferrara e al sito web www.visitferrara.eu da cui prenotare direttamente esperienze, visite guidate e pacchetti. Dal 17 novembre 2018 al 6 gennaio 2019, la città si anima di eventi: la scenografica Piazza Trento e Trieste, una delle più grandi d’Europa, dal 17 novembre vede illuminarsi le casette del Fideuram Christmas Village, villaggio di Natale a cielo aperto decorato di luminarie, eleganti chioschi in legno, artigiani che sfoggiano originali creazioni e decorazioni a tema, animazioni per bambini ed iniziative speciali. Nel giorno dell'inaugurazione è previsto anche lo spettacolo di accensione delle luminarie (ore 18.00) e la manifestazione Calici d'Autunno (il 17 e il 18 novembre). Il 24 novembre nel Giardino delle Duchesse apre la pista da pattinaggio, mentre in Piazza Cattedrale si accende l'Albero di Natale. Il 1° dicembre le Fontane Danzanti stupiscono gli occhi in Piazza Castello, muovendosi sulle melodie della musica dal vivo della Banda Filarmonica “Ludovico Ariosto”, un’orchestra di ben 45 elementi. Nel fine settimana dell’Immacolata, dal 7 al 9 dicembre 2018, inoltre, il Castello Estense si trasforma nel Castello di Balocchi: un percorso magico della durata di 90 minuti tra ambientazioni fantastiche, animazioni e l’incanto del Natale.  Anche il fine settimana del 15 e 16 dicembre è particolarmente dedicato ai bambini, che possono partecipare, tra le altre attività, alla Christamas Walk e al concerto di Natale con il coro di oltre 200 bambini degli Istituti Sant’Antonio e San Vincenzo . Musica e canzoni incanteranno grandi e piccoli, inoltre, il 22 dicembre in Piazza Trento e Trieste per lo show A Christmas Song. Il 29 dicembre il Castello Estense diventa invece l’affascinante scenario di una originale Escape Room: i partecipanti, chiusi all'interno dell'Imbarcadero 1, devono cercare di uscirne risolvendo alcuni indizi ed enigmi.
Da non perdere, anche in occasione del Natale, la possibilità di visitare la bellissima mostra a Palazzo Diamanti “Courbet e la Natura”. E lo spettacolo al Teatro Nuovo del Balletto di San Pietroburgo, in tournée ufficiale in Italia il 24 novembre con “La bella addormentata”, il 20 dicembre 2018 con “Lo schiaccianoci” e il 9 gennaio 2019 con “Il lago dei cigni”.

Ferrara a Natale
Il pacchetto “Ferrara a Natale” del Consorzio Visit Ferrara propone un soggiorno di 2 giorni con notte in hotel, visita guidata della città, cena in un ristorante tipico del centro storico e il biglietto d’ingresso alla mostra di Palazzo Diamanti, con il 10% di sconto sull’acquisto del catalogo. Il prezzo è a partire da 150 euro a persona.
Il Balletto di San Pietroburgo
Per le famiglie che non vogliono perdere il Balletto di San Pietroburgo ci sono due offerte. Una di 2 giorni con notte in hotel in centro con colazione, biglietto di ingresso al Teatro Nuovo, light dinner prima dello spettacolo e visita guidata della città (prezzo a partire da 110 euro a persona). L’altra con formula all inclusive che comprende una notte in hotel, il biglietto per lo spettacolo in platea centrale numerata, il light lunch prima del Balletto, un ricco pranzo in osteria tipica del centro, un voucher sconto per l’ingresso al Castello, la visita guidata della città. Prezzo a partire da 195 euro a persona.
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E - mail: 
assistenza@visitferrara.eu
Sito web:
www.visitferrara.eu