7 aprile 2025

Pasqua con stile: l’11 aprile a Grand Tour Italia Monica Iotti svela i segreti della tavola perfetta

 


Venerdì 11 aprile alle ore 19.00, negli spazi di Grand Tour Italia, Monica Iotti – designer e consulente di moda con quarant’anni di esperienza – guiderà il pubblico in un raffinato appuntamento dedicato all’arte della tavola: una vera e propria mise en place pasquale secondo i criteri del galateo contemporaneo.

L’evento, pensato per chi desidera valorizzare anche nei dettagli i momenti di convivialità, sarà un’occasione per scoprire piccoli trucchi, codici estetici e regole di stile capaci di trasformare un pranzo in famiglia in un’esperienza elegante e memorabile.

Con l’occasione, Monica Iotti presenterà il suo libro “L’eleganza è servita” (ed. Rizzoli), un manuale completo di bon ton contemporaneo, con suggerimenti che spaziano dal dress code alla business etiquette, dalla profumazione agli errori da evitare in ogni situazione sociale.

Qual è la differenza tra “eleganza”, “stile” e “classe”? Come ci si presenta a regola d’arte in occasione di un primo incontro? E quali sono i capi d’abbigliamento essenziali che non possono mancare nell’armadio di una vera madame chic (e di un vero gentleman)? Queste e tantissime altre risposte sono contenute nelle pagine di ""L’eleganza è servita"", un prezioso manuale di galateo contemporaneo di facilissima consultazione, completo e divertente: dal portamento ai profumi da indossare, dalle “cortesie per gli ospiti” alla ""business etiquette"", dalla ""mise en place"" al comportamento da tenere al cellulare e sui social, dai dress code da adottare nelle diverse occasioni ai regali da fare e da evitare (e come aprirli quando siamo noi a riceverli), ogni ambito viene accuratamente analizzato da Monica Iotti con lo stile inconfondibile che sui social l’ha resa in breve tempo un punto di riferimento in materia. E, grazie alle impietose sezioni “Orrori ed errori” che introducono ogni capitolo, sarà possibile evitare le principali trappole e scongiurare le ""défaillances"" più diffuse.

Monica Iotti è una designer specializzata nel settore moda con quarant’anni di esperienza. Ha lavorato come consulente per molti brand importanti a livello internazionale e ha avuto la prima esperienza da imprenditrice fondando il brand Monica Iotti Couture. Oggi cura Tahble, il primo progetto italiano volto a fornire un servizio di total look dedicato alla tavola. Oltre alla moda e alla cura della mise en place, la sua più grande passione è il galateo, materia che studia da sempre e nella quale si è specializzata, diventando sui social un punto di riferimento per chi desidera apprendere regole di stile, eleganza e buone maniere in modo leggero e divertente.

La moderatrice sarà Patrizia Finucci Gallo, la “Salottiera” di Bologna.

L’accesso all’aperitivo letterario è sempre libero ed è a Grand Tour Italia, in via Paolo Canali 8 Bologna. 

Qui il link dove è vivamente raccomandato registrarsi: https://www.grandtouritalia.it/it/aperitivi-letterari-special-edition-monica-iotti


DAL 12 APRILE APRE AL PUBBLICO LA MOSTRA "Mirò incontra Maria Lai. Il fascino della sorpresa"

 


Dal 12 aprile al 29 giugno 2025, il Camuc e la Stazione dell'Arte di Ulassai ospiteranno la mostra Mirò incontra Maria Lai. Il fascino della sorpresa.
Un'occasione unica per esplorare il dialogo inedito tra le opere di Joan Miró (Barcelona, 1893 – Palma de Mallorca, 1983), maestro del Surrealismo di fama internazionale, e quelle di Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), artista che ha intrecciato arte, memoria e identità in un linguaggio visivo profondamente originale.

La mostra curata da Lola Durán Úcar e Marco Peri, si concentra sulle dimensioni poetiche e immaginative del lavoro di entrambi gli artisti. Miró costruisce universi di segni e colori, trasformando la realtà in costellazioni simboliche, mentre Maria Lai cuce storie e relazioni attraverso trame di memoria e materia.
Entrambi gli artisti hanno radici in un'isola mediterranea: Miró ha sempre avuto un legame speciale con Maiorca, mentre Maria Lai con la Sardegna. Questi luoghi hanno plasmato il loro immaginario, pur spingendoli a cercare nuovi orizzonti. Miró ha vissuto a Parigi nel cuore delle avanguardie novecentesche, mentre Maria Lai ha trascorso periodi significativi a Roma e Venezia. Tuttavia, entrambi hanno scelto di trascorrere la parte più matura del loro percorso espressivo nei territori delle loro isole d'origine, trovando in essi una fonte inesauribile di ispirazione.

Attraverso una selezione di oltre 70 opere – tra grafiche, dipinti, libri, arazzi e pezzi unici della Fundació de Arte Serra di Palma de Mallorca – l'universo immaginifico di Miró dialoga con le opere tessili, i libri d'artista e i disegni che Maria Lai ha donato alla sua comunità nella Stazione dell'Arte di Ulassai. Il percorso espositivo rivela sorprendenti affinità espressive e interessi condivisi tra due artisti apparentemente lontani, ma uniti da connessioni immaginative e risonanze concettuali.

Promossa dal Comune di Ulassai, la mostra è prodotta dalla Fondazione Stazione dell'Arte con il supporto organizzativo di Arthemisia.
La mostra è finanziata dall’Unione Europea attraverso il programma NextGenerationEU, nell'ambito del PNRR | Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi.

LA MOSTRA
Il curatore Marco Peri afferma: “Il percorso vuole suggerire fili invisibili, affinità espressive e interessi comuni tra Joan Miró e Maria Lai. Sarà lo sguardo del pubblico a tessere connessioni immaginative e a scoprire risonanze concettuali tra i due. La prima sala della mostra presenta un manifesto poetico dei due artisti: saranno esposti due arazzi che testimoniano mondi che si osservano e si rispecchiano.
Affascinati dai saperi artigianali, Miró e Maria Lai trasformano il disegno in manufatti tessili, da un lato, la forza dirompente del colore e l'astrazione poetica di Miró; dall'altro, il segno essenziale, rigoroso e geometrico di Maria Lai. Miró trae ispirazione dal sogno e dall'improvvisazione, mentre Lai affonda le radici nelle visioni e nelle storie della sua terra. La loro arte si muove tra affinità e divergenze, in un gioco sorprendente di rimandi e suggestioni.”

L’amore per la poesia
La poesia è un elemento fondante per entrambi. Il ritmo poetico attraversa le forme sciolte ed evocative di Miró, così come le narrazioni simboliche e profonde dei racconti tessili di Lai.
Maria Lai ha sviluppato la sua sensibilità poetica grazie all’insegnamento di Salvatore Cambosu, che la esortava a leggere la poesia senza preoccuparsi della comprensione razionale, ma lasciandosi trasportare dal ritmo. La poesia è stata per lei uno spazio di riflessione e di gioco, un rifugio interiore e una chiave per comprendere il mondo. I suoi riferimenti spaziano da Cambosu a Giuseppe Dessì, fino ai versi di Federico García Lorca.
Miró, appassionato lettore, dichiarava: "Non stabilisco alcuna differenza tra pittura e poesia". Per lui non ci sono differenze tra queste due forme d'arte che ha sperimentato per tutta la vita, risultando impercettibile il confine tra il verbale e il visivo. Nelle sue opere, il linguaggio verbale e quello pittorico si intrecciano in una sintesi suggestiva, creando un universo in cui il segno e la parola si incontrano e si completano.