Visualizzazione post con etichetta Palazzo Bonaparte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Palazzo Bonaparte. Mostra tutti i post

6 luglio 2025

La prima grande mostra di una delle più note ed incredibili artiste contemporanee Carole A. Feuerman fino al 21 settembre 2025 a Palazzo Bonaparte, Roma

 




Dal 4 luglio al 21 settembre 2025Palazzo Bonaparte di Roma ospita CAROLE A. FEUERMAN. La voce del corpo, la prima grande mostra antologica in Italia dell’artista americana Carole A. Feuerman, una delle protagoniste più sorprendenti del superrealismo pop contemporaneo, capace di plasmare il corpo umano in un racconto potente, vivo e profondamente emotivo.

Nota soprattutto per le sue sculture di forte impatto realistico che rappresentano bagnanti, nuotatori, atleti, ballerini e nudi, Feuerman ha posto la rappresentazione del corpo al centro della sua arte. Crea figure che sembrano vivere, sospese tra realtà e immaginazione, capaci di commuovere, interrogare e affascinare; opere con le quali il corpo umano si fa linguaggio universale, parla di emozioni profonde, racconta battaglie interiori, riflette le contraddizioni della società contemporanea. È un corpo che sente, che vibra, che guarda il mondo attraverso la lente dei sensi, e che si fa simbolo di una condizione umana fragile e potentissima insieme.

La mostra raccoglie un ampio nucleo di lavori degli anni Settanta che raffigurano frammenti di corpo prevalentemente femminile, in più casi carichi di implicazioni erotiche, connessi alle dinamiche del postmodernismo e alle rivendicazioni femministe.
Le creazioni dei decenni successivi, attraverso piccoli dettagli e molteplici espressioni – dalla pelle bagnata alle manifestazioni più intime – trasformano la scultura in una forma di racconto che va oltre l’immagine statica. Ogni opera è un piccolo universo che parla di bellezza, identità, memoria e trasformazione.

La sua tecnica combina materiali come resina, bronzo, silicone, acciaio inossidabile e vernice, che sembrano quasi pronte a muoversi o a raccontare una storia.


A Palazzo Bonaparte viene presentata la prima e più completa monografica dell’artista in Italia, che copre oltre cinque decenni del suo lavoro, portando a scoprire e seguire l’evoluzione della sua pratica e tecnica.
In mostra oltre 50 opere tra sculture, disegni, fotografie e un’installazione site specific, realizzata appositamente per un percorso antologico che racconta tutta la straordinaria carriera di Feuerman, dai disegni giovanili fino agli ultimissimi lavori, dai primi altorilievi carichi di eros fino alle sculture a grandezza naturale e disegni mai esposti al pubblico.

Le sculture di Feuerman sono più di semplici rappresentazioni: sono manifestazioni visive che parlano di forza, sopravvivenza ed equilibrio, dove il soggetto prediletto è la figura umana, spesso una donna in un momento introspettivo di esuberante consapevolezza di sé. Ogni dettaglio – una goccia d’acqua, una piega della pelle, uno sguardo – è un invito ad ascoltare il silenzioso grido del corpo, a percepirne la voce.

Attraverso la rappresentazione del corpo – dai frammenti di corpo di inizio carriera ai più recenti corpi tatuati – l'artista articola il suo dialogo più profondo con la condizione umana contemporanea, trasformando la superficie della pelle in una mappa complessa di significati che vanno ben oltre la mera rappresentazione fisica.


"Per Feuerman il corpo - come evidenzia il curatore Demetrio Paparoni - ha una voce: esprime stati interiori, racconta storie, veicola le sue battaglie, commenta la società e riflette la condizione umana. Comunica temi universali di forza, sopravvivenza, bellezza e transitorietà. Ma è anche un corpo che sente, che fa esperienza del mondo attraverso l’immediatezza dei sensi riuscendo a cogliere aspetti della realtà che sfuggono all’analisi razionale."

"È per noi un onore ospitare la prima grande mostra europea di Carole Feuerman – dice Iole Siena, Presidente di Arthemisia – una delle artiste più incredibili ed emozionanti che abbia mai incrociato.  Palazzo Bonaparte, ormai sede di riferimento per le grandi mostre in Italia, ha da tempo avviato un percorso rilevante anche sull’arte contemporanea, proponendo ogni anno artisti di grande spessore. In questo contesto la Feuerman ci onora della sua presenza e sono certa che lascerà un segno importante".

CAROLE A. FEUERMAN. La voce del corpo è un’esperienza coinvolgente che invita a guardare il corpo umano sotto una nuova luce, fatta di sensibilità, forza e sorprendente presenza. Una mostra imperdibile per scoprire come il superrealismo pop possa trasformare la scultura in un linguaggio capace di emozionare e stupire.

La mostra, curata da Demetrio Paparoni, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Feuerman Sculture Foundation.
La mostra vede come sponsor The Medici Museum of Art- Warren(Ohio), Kai Feuerman (New York,) Carol and Arnold Wolowitz 5. 5. Foundation- Haupppaugue (New York) e Karin and Peter McKinnell Leidel (California, New York, Texas), mobility partnerFrecciarossa Treno Ufficiale e sponsor tecnico Ferrari Trento.
Il catalogo edito da Moebius.


La mostra di Roma è il primo degli appuntamenti internazionali che vedranno prossimamente protagoniste le opere della Feuerman anche al Michigan Avenue Public Outdoor Exhibition di Chicago e al Heydar Aliyev Center di Baku.

4 giugno 2025

"MUNCH. Il grido interiore" OLTRE 530.000 VISITATORI PER MUNCH, UN SUCCESSO STRAORDINARIO, LA MOSTRA PIÙ VISITATA DELL’ANNO.

 


536.281: è il numero esatto dei visitatori che hanno varcato la soglia della mostra dedicata a Munch, prima a Palazzo Reale di Milano e poi a Palazzo Bonaparte di Roma, tappa inaugurata con grande partecipazione istituzionale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Regina Sonja di Norvegia. 
A Milano i visitatori sono stati 276.805, mentre a Roma 259.476.

Le code interminabili, che hanno scritto una nuova geografia cittadina diventando esse stesse una perfomance artistica, sono state sotto gli occhi di tutti per vari mesi.
Il successo, non solo in termini di numeri ma anche e soprattutto per l’unanime apprezzamento del pubblico italiano e straniero, è legato alla forza emotiva di un artista raro da vedere nelle mostre e alla ormai celebre modalità espositiva di Arthemisia, che coinvolge, spiega e racconta in maniera impeccabile i grandi artisti, confermandosi ancora una volta fautrice delle mostre di maggior successo.

“È senza dubbio una grande soddisfazione assistere al successo delle nostre mostre e vedere una partecipazione così entusiasta – dice Iole Siena, Presidente di Arthemisia – ma il “successo” per me è leggere le parole commosse dei visitatori, osservare le persone che si stupiscono e piangono davanti alle opere, sapere che il nostro lavoro serve a tante persone per imparare, condividere e per conservare nel cuore un ricordo eterno. Questo è ciò che mi restituisce il senso del nostro lavoro.”

UN FENOMENO CULTURALE DI PORTATA INTERNAZIONALE
L’esposizione, dedicata al maestro dell’inquietudine e dell’anima, Edvard Munch, ha attratto anche decine di migliaia di turisti stranieri – circa 210.000 - affascinati dalla possibilità di ammirare da vicino 100 capolavori iconici del grande artista norvegese, un prestito senza precedenti proveniente direttamente dal Museo MUNCH di Oslo.

A stupire è anche la partecipazione italiana: Munch mancava in Italia da ormai decenni e sono stati oltre 320.000 i visitatori provenienti da tutte le regioni del Paese, con un’adesione straordinaria da parte di gruppi organizzati, appassionati d’arte, famiglie, ma anche e soprattutto scolaresche. Più di 3.500 classi, dai licei alle scuole medie fino alle elementari, hanno partecipato a un percorso pensato per unire l’impatto visivo dell’opera di Munch con un ricco e articolato impianto didattico, curato nei minimi dettagli per offrire ai giovani visitatori strumenti critici ed emotivi per comprendere l’arte dell’Espressionismo.


L’ARTE CHE PARLA ALL’ANIMA
A colpire è stato soprattutto il coinvolgente allestimento scenografico, capace di trasportare i visitatori nel mondo emotivo e visionario di Munch, tra suoni, luci e ambientazioni immersive. Un percorso espositivo potente, curato con rigore scientifico e una sensibilità narrativa che ha saputo emozionare e scuotere.


L’ENTUSIASMO DELLA CRITICA E DEI MEDIA
Grande apprezzamento e partecipazione anche da parte della stampa, italiana e internazionale: i giudizi sono stati unanimemente entusiasti, sottolineando la forza espressiva della selezione di opere, l’eccellenza curatoriale e la capacità dell’allestimento di rendere accessibile e toccante un universo interiore complesso e potente.



Con questi risultati, MUNCH. Il grido interiore si afferma come la mostra più visitata in Italia nel 2024/2025, confermando ancora una volta Milano e Roma come i due poli nevralgici di cultura, bellezza e città destinate ad accogliere grandi eventi internazionali e Arthemisia tra le più importanti aziende organizzatrici e produttrici di mostre d’arte a livello internazionale.


La mostra Munch. Il grido interiore è stata prodotta e organizzata da Arthemisia.
Curata da Patricia G. Berman
, una delle più grandi studiose al mondo dell’artista, con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio, è stata realizzata in collaborazione col Museo MUNCH di Oslo.

Main partner
 della mostra è stata la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, con Poema.

La mostra ha goduto del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025 – Dicastero per l'Evangelizzazione.

La mostra ha visto come sponsor Generali Valore Cultura e Statkraftspecial partner Ricolamobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner la Repubblicahospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville,sponsor tecnico Ferrari Trento e radio partner Dimensione Suono Soft.

11 febbraio 2025

Inaugurata la mostra "MUNCH. Il grido interiore" alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Regina Sonja di Norvegia

 


La mostra di MUNCH a PALAZZO BONAPARTE di ROMA è stata inaugurata ieri, lunedi 10 febbraio, alla presenza del PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA e della REGINA SONJA DI NORVEGIA.

Ad accoglierli c’era IOLE SIENA, PRESIDENTE DI ARTHEMISIA e padrona di casa.

“È stato un immenso onore ed anche una grande emozione inaugurare la mostra di Munch alla presenza del Presidente Mattarella e della Regina Sonja - afferma Iole Siena - ed un importante riconoscimento istituzionale per il ruolo centrale di Palazzo Bonaparte per le grandi mostre a Roma e in Italia”.

Alla cerimonia inaugurale erano presenti anche il Ministro della Cultura ALESSANDRO GIULI, il CEO di Generali PHILIPPE DONNET, il Presidente di Generali ANDREA SIRONI, la Presidente della Fondazione Terzo Pilastro ALESSANDRA TACCONE.

Il Presidente e la Regina si sono intrattenuti un’ora all’interno della mostra, manifestando il più grande apprezzamento.

Al termine della visita riservata, una lunghissima fila di persone ha atteso per entrare all’inaugurazione.







@FOTO LUCKY'S PRODUCTION


29 gennaio 2025

"MUNCH. Il grido interiore" chiude a Milano con oltre 275mila visitatori (arriverà a Roma l'11 Febbraio!)

 


Si è conclusa il 26 Gennaio la grande retrospettiva dedicata ad Edvard Munch organizzata da Palazzo Reale di Milano e Arthemisia con la collaborazione del Munch Museum di Oslo.

Il successo è andato ben oltre le aspettative: sono stati infatti 276.805 i visitatori che hanno visitato la mostra e sono accorsi per partecipare creando lunghe file, una sorta di installazione artistica urbana, fotografata e ripresa dai media di tutto il mondo.

La mostra, con i 100 capolavori provenienti dal Museo MUNCH di Oslo, era stata annunciata come “la mostra dell’anno” sia per l’eccezionalità dei prestiti che per l’attesa del pubblico per uno degli artisti più amati e meno rappresentati nelle mostre (l’ultima a Milano risaliva a 40 anni fa), è ha confermato l’aspettativa.

La mostra “Munch. Il grido interiore” sale in vetta alla classifica delle mostre più visitate a Palazzo Reale di Milano negli ultimi anni, ponendosi al primo posto.

Una mostra anche molto partecipata emotivamente, come testimoniano le migliaia di condivisioni e contenuti postati sui social networks fin dal primo giorno, accanto alle centinaia di articoli cartacei e web.

Grande successo anche per i tantissimi eventi collaterali che hanno coinvolto diverse realtà culturali della città e che, durante l’apertura della mostra, hanno accompagnato il pubblico alla scoperta di Munch come uomo e artista.

“Siamo orgogliosi di aver riportato a Milano un grande protagonista dell’arte moderna come Edvard Munch, che con il suo linguaggio universale continua a emozionare e parlare a tutte e tutti, oltre ogni barriera temporale e culturale. ‘Munch. Il grido interiore’ è la mostra più visitata a Palazzo Reale negli ultimi sei anni: ha rappresentato non solo un evento culturale di altissimo livello, ma anche un momento di condivisione per la nostra città, come dimostra l’entusiasmo del pubblico. Milano si conferma ancora una volta una capitale culturale di riferimento, capace di attirare l’interesse internazionale e proporre progetti unici", ha detto l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.

“Per noi di Arthemisia – dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia – è davvero un grande orgoglio aver potuto scrivere una pagina importante nella storia culturale di Milano e di Palazzo Reale. Questa mostra sarà ricordata nel tempo, sia per i contenuti ineccepibili, sia per l’affetto dimostrato dal pubblico. Le lunghe code sono state sotto gli occhi di tutti per diversi mesi, a testimoniare l’interesse e
l’entusiasmo delle persone. Per noi è stata una ulteriore prova che il “format Arthemisia”, che unisce il rigore scientifico ad una divulgazione didattica ed emotiva, è quello giusto.”

La mostra è stata promossa da Comune di Milano – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo e curata da Patricia G. Berman in collaborazione con Costantino D’Orazio.
La mostra ha visto come sponsor Statkraft e Generali Valore Cultura, special partner Ricola, media partner Urban Vision, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e radio partner Dimensione Suono Soft.

Dall’11 febbraio 2025 la mostra sarà visitabile a Roma, a Palazzo Bonaparte.

Munch Notte stellata 1922–24 Olio su tela, 80,5x65 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Le ragazze sul ponte 1927 Olio su tela, 100,5x90 cm Foto Halvor Bjørngård ©Munchmuseet
 
Edvard Munch L’Urlo 1895 Litografia, 35,4x25,3 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Madonna 1895/1902 Litografia stampata a colori, 60,5x44,3 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch La morte di Marat 1907 Olio su tela, 153x149 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Malinconia 1900–01 Olio su tela, 110,5x126 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Autoritratto tra il letto e l’orologio 1940–43 Olio su tela, 149,5x120,5 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Il bacio 1897 Olio su tela, 100x81,5 cm Photo © Munchmuseet
 
Edvard Munch L’artista e la sua modella 1919–21 Olio su tela, 128x152,5 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Visione 1892 Olio su tela, 72,5x45,5 cm Photo © Munchmuseet
 
Edvard Munch L’assassinio 1906 Olio su tela, 70,5x100,5 cm Photo © Munchmuseet

Edvard Munch Autoritratto a Bergen 1916 Olio su tela, 90x60,5 cm Photo © Munchmuseet
 
Edvard Munch Autoritratto davanti al muro di casa 1926 Olio su tela, 92x73 cm Photo © Munchmuseet
 
Edvard Munch Autoritratto su sfondo verde / Tulla Larsen 1905 Olio su tela, 67,5x45,5 cm / 62,5x33 cm Photo © Munchmuseet





21 gennaio 2025

La grande mostra dedicata a FERNANDO BOTERO chiude a oltre 200mila visitatori!

 


203.408 i visitatori.
Picchi di oltre 4.000 visitatori nei weekend e negli ultimi giorni di mostra con turni soldout già dall’apertura delle prevendite e file dei visitatori non prenotati con oltre due ore di attesa.
18.000 biglietti per bambini e studenti.
1.800 gruppi totali di cui 600 gruppi scuole.
Oltre 1.000 visite guidate di cui oltre 650 visite per scuole.
Centinaia gli articoli stampa e migliaia di condivisioni e contenuti postati sui social networks.

Questo è il bilancio finale di “Fernando Botero. La grande mostra” che si è conclusa domenica 19 gennaio, a Palazzo Bonaparte di Roma.

Un grandissimo successo per la prima e più completa mostra di pittura mai realizzata in Italia a un anno dalla scomparsa del Maestro colombiano, che conferma la passione e l’affetto da parte del pubblico per un artista senza pari nel suo genere, dallo stile unico e immediatamente riconoscibile, che dei suoi soggetti e delle fisicità corpulente ne ha fatto da sempre il suo marchio iconico.

La mostra a Palazzo Bonaparte ha raccontato l’intero percorso artistico e di vita di Fernando Botero: oltre 60 anni di carriera narrati attraverso oltre 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti; soggetti entrati nell’immaginario di tutti e che hanno accompagnato alla scoperta e alla conoscenza dei temi classici e a lui più cari come l’amata America Latina, il circo, la religione, la mitologia, la natura morta, la corrida.

“Siamo molto contenti di come e quanto il pubblico, italiano e internazionale, abbia accolto e apprezzato la mostra sul grande Botero. – dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia – Un successo inaspettato ma che conferma, oltre al fascino che questo grande artista esercita su chi si trova di fronte alle sue opere, l’importanza che Botero ha avuto e avrà nella storia dell’arte.”

“Questo successo di media e di pubblico ci rende estremamente felici. – afferma Alessandra Taccone, Presidente di Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, main-partner della mostra.
Esso infatti ha premiato un’esposizione di eccezionale ampiezza, dedicata alla più che sessantennale carriera del Maestro e sintesi di tutti i temi a lui cari, che ha consentito ai visitatori provenienti da tutto il mondo di ammirare più di cento delle sue opere, tra cui alcune inedite, confermandone la statura di gigante dell’arte contemporanea.”

Col patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, la mostra è stata prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale e Poema.
La mostra ha visto come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision e la Repubblica, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e sponsor tecnico Cantine Ferrari Trento.
Catalogo edito da Moebius.