Visualizzazione post con etichetta Teglio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Teglio. Mostra tutti i post

14 settembre 2020

La tradizione enogastronomica della Valtellina in un viaggio virtuale all’insegna delle eccellenze DOP e IGP

 


La Valtellina è un territorio in grado di stupire i suoi turisti in ogni stagione dell’anno: dalla primavera con gli alberi in fiore all’inverno con le vette delle montagne innevate pronte ad accogliere gli amanti dello sport su neve. Durante l’autunno la Valtellina si colora di mille sfumature di rosso e arancione ed è questo il momento migliore per scoprire un territorio magico insieme ai suoi prodotti tipici.

Taste The Alps, progetto finanziato dall’Unione Europea e volto alla promozione dei prodotti DOP e IGP della Valtellina, propone un viaggio virtuale alla scoperta delle eccellenze tipiche valtellinesi tra borghi antichi e realtà che portano avanti saperi tramandati da molti anni. Il progetto, infatti, promuove la conoscenza di tutte quelle prelibatezze che hanno reso la Valtellina una destinazione enogastronomica di tutto rispetto: i pizzoccheri della Valtellina IGP, la bresaola della Valtellina IGP, Bitto DOP e Valtellina Casera DOP, le mele di Valtellina IGP e i vini di Valtellina DOP e IGP.

La tradizione contadina valtellinese in tavola: i Pizzoccheri della Valtellina IGP
Il viaggio virtuale inizia a Teglio, patria di uno dei piatti più rinomati della Valtellina: i Pizzoccheri della Valtellina IGP, una pietanza frutto della tradizione povera e contadina della Valtellina. Alla base della ricetta, infatti, ci sono ingredienti che popolavano le tavole di un tempo, prodotti che erano facilmente reperibili offerti dalla terra: farina di grano saraceno, farina bianca, burro, formaggio Valtellina Casera DOP, verze e patate. I buongustai che desiderano assaporare un piatto caldo e fumante di pizzoccheri non possono non visitare la località di Teglio, centro della Media Valtellina dove, proprio qui si trova l’Accademia del Pizzocchero di Teglio, che conserva la ricetta originale del piatto.

Il profumo dei pascoli con il Bitto DOP e Valtellina Casera DOP
Il viaggio continua poi nei vari allevamenti e caseifici della provincia di Sondrio. Qui tutto l’anno viene prodotto uno dei formaggi tipici della Valtellina alla base di moltissimi piatti della tradizione: il Valtellina Casera DOP. Si tratta di un formaggio semigrasso, ottimo sia giovane sia stagionato, che viene utilizzato per preparare pietanza tipiche valtellinesi come Pizzoccheri della Valtellina IGP, sciatt e taroz. Altro prodotto caseario d’eccellenza è il Bitto DOP, un formaggio che viene prodotto solamente sugli alpeggi durante la stagione estiva, quando le mandrie soggiornano nei pascoli in quota. Il Bitto DOP vanta una storia molto antica, infatti l’origine di questo prodotto risale ai Celti, i quali idearono l’antica tecnica di lavorazione e il nome, Bitu, che significa perenne.

Il salume in grado di incontrare i gusti di tutti: la Bresaola della Valtellina IGP
Si continua poi in provincia di Sondrio e dai formaggi si passa a un altro prodotto alla base della tradizione gastronomica valtellinese. Stiamo parlando della Bresaola della Valtellina IGP, un salume di alta qualità che viene ricavato dai migliori tagli di coscia bovina. Ciò che la rende così unica è il clima tipico di questa zona, secco e ventilato, che permette di usare meno sale per la conservazione e che, insieme ad autenticità e tradizione, danno vita a un vero e proprio prodotto unico nel suo genere, con un gusto, una fragranza e morbidezza inconfondibili.
L’aspetto nutrizionale è sicuramente uno dei motivi alla base del successo della Bresaola della Valtellina IGP: grazie al suo ridotto apporto calorico, ricchezza di proteine, sali minerali e vitamine e povertà di grassi viene spesso inserita in diete equilibrate. Inoltre, grazie alla sua alta digeribilità è indicata per diete ipocaloriche e per chi desidera pasti leggeri senza però rinunciare al gusto. Ciò che la rende, poi, così pregiata è il marchio IGP, secondo il quale la Bresaola della Valtellina IGP deve seguire rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione e garantite da uno specifico organo di controllo.

I doni della più vasta area terrazzata d’Italia: i Vini di Valtellina DOP e IGP
La Valtellina è la più vasta area terrazzata d’Italia famosa per i suoi vini, perfetti da abbinare a ogni tipo di portata. I suoi 2500 km di muretti a secco percorrono i piedi delle Alpi lombarde e raccontano secoli di storia del vino. Qui, viticoltori abili e appassionati coltivano uve che, dopo la tarda vendemmia di ottobre, vengono vinificate per produrre rossi fini ed eleganti di grande personalità. Dal vitigno Nebbiolo nascono vere e proprio prelibatezze per il palato: dal Rosso di Valtellina DOC al Valtellina Superiore DOCG per finire con il rinomato Sforzato di Valtellina DOCG. Si tratta di vini rossi che rivelano profumi e aromi inattesi, in grado di raccontare la forza di questo territorio. L’IGT Alpi Retiche, invece, comprende una gamma più ampia di vini, dai rossi, bianchi, rosati, frizzanti per finire con passiti e novelli.

Dulcis in fundo: la Mela di Valtellina IGP
Ultime ma non per importanza, la Mela di Valtellina IGP è un’altra eccellenza del territorio valtellinese. Infatti, grazie alla sua collocazione geografica, la latitudine, l’esposizione dei versanti, le condizioni climatiche e l’escursione termica giornaliera, la Valtellina diventa il giardino perfetto per la coltivazione delle Mele di Valtellina IGP, che si dividono in tre tipi: la Stark Delicious, croccante e molto aromatica, la Golden Delicious, dal gusto dolce e aromatico e la Gala, matura a Ferragosto, dolce e molto succosa. Oltre ad essere un frutto che si può gustare tutto l’anno, la Mela di Valtellina IGP si distingue anche per la sua elevata conservabilità ed è un prodotto che si abbina perfettamente in cucina, da antipasti freschi e gustosi ai classici dolci.


UN TERRITORIO DA VISITARE E DA GUSTARE: LA VALTELLINA

 


Una vacanza in Valtellina è un viaggio nel gusto: la tradizione enogastronomica di questa terra si rispecchia nel paesaggio, nei luoghi di produzione e nei suoi sapori.

Pronti a scoprire i luoghi in cui nascono alcuni prodotti bandiera del territorio?

CAMPI DI GRANO SARACENO IN FIORE; IL MULINO MENAGLIO E IL PIZZOCCHERO D’ORO
Il grano saraceno è uno dei prodotti caratteristici della Valtellina, e da sempre è utilizzato non solo per la preparazione del piatto principe della cucina valtellinese, i pizzoccheri, ma anche per la polenta taragna e gli sciatt. 

Durante il mese di settembre (in particolare da metà mese) è possibile ammirare la fioritura dei campi di grano saraceno: fare una passeggiata nelle vicinanze di queste distese di fiori bianchi è sicuramente una delle attività più suggestive di questo periodo a Teglio, patria dei pizzoccheri.

Al termine della passeggiata, tappa d'obbligo è il Mulino Menaglio, situato nella frazione di San Rocco e gestito dalla "Associazione per la Coltura del Grano Saraceno di Teglio". Il mulino dispone anche di spazi espositivi su due livelli e di un piccolo fabbricato adiacente, dotato di cucina e forno, dove è possibile degustare alcuni prodotti della Valtellina a base di grano saraceno in un contesto senza pari.

LE PROPRIETÀ DEL GRANO SARACENO
Il grano saraceno è una pianta erbacea dalla cui macinazione si ottiene una farina da destinare a vari utilizzi alimentari, ragion per cui viene spesso considerato come un vero e proprio cereale al pari di frumento o segale. Privo di glutine, il grano saraceno è ricco di proteine vegetali, fibre, vitamine del gruppo B e importanti minerali. 

Per gli amanti della cucina valtellinese, torna anche quest’anno l’imperdibile appuntamento del Pizzocchero d’Oro che si terrà tutti i weekend di settembre nei ristoranti di Teglio che aderiscono all’iniziativa.


VINI E VIA DEI TERRAZZAMENTI
La viticoltura in Valtellina nel corso dei secoli ha segnato profondamente il paesaggio lasciando oggi l’immagine di file di terrazzamenti e muretti a secco, la cui tecnica di costruzione è stata riconosciuta dall’UNESCO nel 2018 come patrimonio immateriale dell’umanità. Questo paesaggio, davvero affascinante, è il frutto di condizioni ambientali che hanno influenzato la viticoltura valtellinese, capace nel tempo di svilupparsi in equilibrio con la natura.  Oltre alla visite in cantina, per un’esperienza enogastronomica a 360° alla scoperta del mondo del vino valtellinese, non può mancare  una passeggiata tra i vigneti o lungo la Via dei Terrazzamenti. Questo percorso ciclo-pedonale, che collega Morbegno e Tirano, racconta la storia e la grandezza del lavoro dell'uomo, che è riuscito a rendere coltivabili le pendici di queste montagne. Oltre a godere della bellezza paesaggistica, lungo il percorso si può scoprire un immenso patrimonio culturale: chiese, siti preistorici, cantine rurali, agriturismi e antichi borghi.
Lungo la Via dei Terrazzamenti, inoltre, sono state realizzate 40 aree di sosta attrezzate di panchine e porta biciclette, localizzate in luoghi suggestivi. Le aree sono dotate di cartelli che offrono informazioni aggiornate e qualificate sui beni storici artistici di pregio limitrofi e facilmente raggiungibili a piedi dai fruitori del sentiero.


La Via dei Terrazzamenti incrocia, in alcuni tratti, la Strada del Vino, una strada panoramica di 68 km con cantine aperte a visite e degustazioni, prenotatili online al sito
www.stradadelvinovaltellina.it/vivi-unesperienza-in-valtellina.html

MELE, MELETI E RACCOLTA
La coltivazione delle mele è una delle attività che caratterizza anche fisicamente il territorio valtellinese, parliamo infatti di più di 1000 ettari di meleti coltivati e di circa mille aziende agricole. 
Croccante, succosa e profumata, la mela della Valtellina IGP è il frutto delle ottime condizioni climatiche, della collocazione geografica della Valtellina  e del sapiente lavoro dell’uomo.
Tre le varietà: la mela estiva Gala che matura a Ferragosto; la Red Delicious, di colore rosso brillante, con polpa succosa e colorazione molto intensa che vine raccolta a settembre fino i primi di ottobre; la Golden Delicious, dolce croccante e molto succosa, si caratterizza per la "faccetta rossa" e viene raccolta da metà settembre a metà ottobre.


Per poter vivere un vero e proprio viaggio enogastronomico e scoprire tutte le curiosità sia paesaggistiche sia legate ai sapori della Valtellina, è possibile scaricare la guida ricettario "AssaporiAMO la Valtellina" dal sito www.valtellina.it/assaporiamo-la-valtellina.


30 marzo 2019

5 cose da fare in Media Valtellina in occasione dei ponti di Primavera



I ponti di Primavera sono sempre un’ottima opportunità per staccare per qualche giorno dalla routine quotidiana, visitare posti nuovi e allontanarsi dal caos della città. Per chi è in cerca di una destinazione dove trascorrere qualche giorno di relax, la Media Valtellina è sicuramente la meta ideale grazie al clima fresco e asciutto della montagna e grazie ai meravigliosi panorami verdeggianti. Si potrà godere del sole primaverile per lunghe passeggiate immersi nella natura e ammirare la montagna e i piccoli borghi valtellinesi durante questa stagione, il cui clima consente di visitare, passeggiare e fare lunghe gite in bicicletta.

Ecco 5 suggerimenti su cosa fare in Media Valtellina in occasione dei ponti di Primavera o per chi pensa di trascorrere le festività pasquali fuori casa:

1. Passeggiare nella splendida Riserva Naturale di Pian di Gembro 
Un ambiente raro e ricco dal punto di vista naturalistico, la Riserva Naturale di Pian di Gembro si trova a pochi passi da Aprica. La Riserva è una vera e propria oasi di tranquillità, il luogo ideale dove trascorrere una giornata immersi nel verde, fare lunghe passeggiate oppure sedersi tra i fiori primaverili in totale relax, accompagnati solo dai suoni della natura. La Riserva è anche ricca di itinerari semplici, che permettono di immergersi nella natura di questa antica torbiera di origine glaciale dove è possibile osservare specie vegetali molto rare come alcune piante carnivore. 




2. Visitare il Parco delle incisioni rupestri di Grosio
Il Parco delle incisioni rupestri di Grosio è un viaggio tra arte rupestre, archeologia, castelli e natura. Il Parco, che dal 2 aprile sarà visitabile tutti i giorni (eccetto il lunedì), è la più importante testimonianza del passaggio delle antiche popolazioni in Valtellina. Speciale ed unica è la cosiddetta Rupe Magna: scoperta nel 1966, è una delle più grandi rocce incise dell'arco alpino con oltre 5.000 raffigurazioni, databili tra la fine del Neolitico e l'età del Ferro. Sulla sommità del colle sorgono i resti del Castello di San Faustino risalente al X-XI secolo e il Castello Nuovo edificato tra il 1350 e il 1375 fu edificato.
Info: parcoincisionigrosio.it




3. Degustazioni in cantina
Un’esperienza da fare in Media Valtellina sono sicuramente le degustazioni in cantina degli ottimi vini del territorio. A Tirano si può visitare la Cantina Plozza, i cui vini hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Ai favori della natura si uniscono la passione e l‘esperienza al fine di ottenere vini nobili, ricchi di sapori e pieni di vigore. È questo estro che ha fatto nascere lo Sforzato, sul mercato sin dal 1946. (Dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 18.00; Sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 16.00).

Oppure, si può scegliere la Tenuta La Gatta, in prossimità di Bianzone, una meta prediletta per molti amanti dei vini di Valtellina e dove è possibile trascorrere qualche ora a contatto con la realtà vitivinicola valtellinese: passeggiare nei vigneti, visitare l'antica cantina e scoprire la delicatezza delle uve Nebbiolo degustando i vini Triacca. (Dal 2 aprile al 2 novembre: da martedì a sabato 10.30 – 18.30) 




4. Una passeggiata nel delizioso borgo di Tirano
Se ci si trova in Valtellina non si può non visitare Tirano, un’affascinante borgo ricco di testimonianze artistiche e culturali: chiese, palazzi e siti storici come torri, castelli e porte medievali, che racchiudono le radici e il passato di questo territorio. Tra le bellezze artistiche spicca la Basilica della Madonna di Tirano, il più bell’esempio del Rinascimento in Valtellina e da sempre meta di fedeli provenienti da tutta Europa. Tanti sono i palazzi del ‘500 e ‘600 che impreziosiscono il centro storico, come Palazzo Salis, con le sue bellissime sale affrescate, rappresenta oggi un patrimonio artistico e culturale straordinario. Il Palazzo è visitabile dal 1° aprile al 31 ottobre, da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 16.30.




5. Andare a Teglio a mangiare i pizzoccheri
Teglio è un caratteristico borgo valtellinese ma è rinomato soprattutto per essere la patria del piatto principale della gastronomia del territorio: i pizzoccheri, preparati in base all’antica ricetta dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio. I pizzoccheri sono tagliatelle di grano saraceno lavorate a mano, "scarellate" ossia tirate a sfoglia non troppo sottile, bollite e ben condite con burro, formaggio valtellinese Casera a cui si aggiungono alcune verdure e patate. Un piatto facile da preparare e delizioso da gustare, che sa soddisfare anche i palati più sopraffini. In primavera non è ancora troppo caldo per gustarsi un ottimo piatto di pizzoccheri e a Teglio si può scegliere tra numerosi ristoranti dove assaporare il meglio della cucina valtellinese.




Durante la primavera si potranno anche trovare tanti eventi dedicati alle tradizioni, allo sport e alla gastronomia; nel mese di aprile riaprirà anche il servizio Rent a Bike, si potranno quindi noleggiare le bici per fare passeggiate nel Sentiero Valtellina e lungo la Via dei Terrazzamenti. 
Non resta che preparare la valigia e partire per scoprire dei luoghi inaspettatamente meravigliosi!