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13 gennaio 2025

BILANCIO POSITIVO PER I PROGETTI DELLA RETE DEGLI ORTI BOTANICI DELLA LOMBARDIA, CHE PUNTANO A RAFFORZARE ANCOR DI PIÙ I LEGAMI CON IL TERRITORIO NEL 2025

 


Bilancio 2024 positivo per la Rete degli orti botanici della Lombardia – alla quale aderiscono l’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio; l’Orto botanico di Brera, l’Orto botanico “Città Studi” e l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS), appartenenti all’Università degli Studi di Milano e l’Orto botanico dell’Università di Pavia –, che sfiora quota 400.000 tra visitatori e partecipanti alle iniziative realizzate anche fuori dagli orti.




Questo successo di pubblico è il risultato della volontà, manifestata dagli spazi verdi aderenti alla Rete,
di entrare in contatto diretto con il territorio e i residenti: di rilievo, in tal senso, il dato relativo all’incremento dei partecipanti alle attività organizzate dagli orti periferici (rispetto alle più grandi aree cittadine), come quello di Pavia o come il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio che, con 4.550 visitatori nel 2024, registra un raddoppio rispetto al 2023.




Nuova presidenza e visione strategica
L’anno che sta per concludersi ha visto l'insediamento del nuovo presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia, Francesco Zonca, già curatore dell’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, che durante il suo mandato mira a rafforzare ulteriormente la collaborazione tra i giardini aderenti al circuito attraverso scambi di esperienze e progetti congiunti.




Progetti di punta
Tra le iniziative di rilievo, progetti importanti in dirittura d’arrivo e altrettanti obiettivi ambiziosi per il 2025: sempre presenti le attività mirate alla conservazione della biodiversità, la divulgazione scientifica e l’educazione ambientale. Il progetto SVING - Scienza Viva in Giardino, nell’ambito del quale la Rete lombarda è partner sul fronte della divulgazione, ha permesso di valorizzare sei collezioni non viventi conservate nei singoli orti, che ora è possibile scoprire anche online attraverso l’esperienza interattiva sul sito della Rete; mentre il progetto europeo Life Drylands, che ha contribuito alla tutela di praterie e brughiere in Lombardia e Piemonte, in collaborazione con la rete Natura 2000, culminerà nell’evento conclusivo del 20 febbraio 2025 presso il museo Kosmos di Pavia.




Focus locale: il lavoro dei singoli orti botanici
L’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” ha avviato un progetto per la realizzazione del Parco delle Api e registrato un grande successo per le mostre “L’Altro Orto Botanico” e “Alberi! 30 Frammenti di Storia d’Italia”. Il Giardino botanico alpino "Rezia" di Bormio ha incrementato le visite del 40% grazie a eventi innovativi, tra cui visite guidate, lezioni di ricamo e focus su piante "alcoliche".
Per quanto riguarda gli orti botanici appartenenti all’Università degli Studi di Milano, l’Orto botanico
di Brera, istituito tra il 1774 e il 1775 avvia le celebrazioni dei 250 anni di storia con la mostra “Benessere e veleni dalle piante”, visitabile fino al 1° febbraio 2025. La lunga tradizione in ambito
scientifico di questo orto botanico prosegue con un progetto di revisione delle collezioni coltivate nelle
sue oltre 60 aiuole. Una prima azione riguarderà la riorganizzazione e l’introduzione di nuove specie lombarde autoctone per consolidare l’attività di conservazione ex-situ. Sul fronte dei visitatori si confermano i numeri dello scorso anno: sono stati oltre 260.000 tra cui studenti, cittadini e turisti italiani e stranieri. L’Orto botanico “Città Studi” ha svolto attività educative per le scuole di ogni ordine e grado e ha avviato una valorizzazione di alcune delle sue collezioni, come quella delle piante tintorie, l’arboreto e la ricostruzione degli habitat; mentre l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno ha coinvolto attivamente la comunità locale e rafforzato il legame con le istituzioni, formando un gruppo di 18 volontari.
Infine, l’Orto botanico di Pavia, interessato da importanti lavori di restauro con i fondi PNRR – ormai
in fase di ultimazione – che hanno incluso la realizzazione di nuove collezioni e il rifacimento delle Serre di Scopoli, ha organizzato eventi di rilevanza locale e regionale come la Festa di Primavera, quella del Roseto e Horti Aperti. Nonostante sia rimasto aperto solo negli ultimi due weekend di febbraio e per i quattro mesi successivi, l’Orto botanico di Pavia ha comunque registrato più di 7.000 visitatori.

Progetti educativi e nuovi orizzonti
Nel 2024 la Rete ha organizzato corsi di formazione per docenti e attività didattiche per le scuole, coinvolgendo oltre 15.000 studenti (dato indicativo, considerato che le classi possono visitare in autonomia gli orti botanici). Per il 2025, l’obiettivo è rafforzare il legame con la comunità e promuovere una sempre maggiore sensibilizzazione verso la sostenibilità.

Per ulteriori dettagli sulle iniziative è possibile consultare il sito https://www.reteortibotanicilombardia.it/.


20 novembre 2024

LA RETE DEGLI ORTI BOTANICI DELLA LOMBARDIA CELEBRA IL SUO PATRIMONIO ARBOREO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI 2024

 


Riflettere sull'importanza della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio arboreo, promuovendo azioni concrete nell’ambito della protezione del suolo e del miglioramento della qualità dell’aria, al fine di garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire: questo l’obiettivo con cui, nel 2013, il Ministero dell’Ambiente ha istituito la Giornata Nazionale degli Alberi, che si celebra ogni anno il 21 novembre. Una dichiarazione di intenti che gli Orti botanici aderenti alla Rete della Lombardia mettono in pratica ogni giorno con il loro operato, valorizzando l’importanza delle piante e degli ecosistemi anche in ambito urbano. 

Il riconoscimento del valore essenziale degli alberi per l’essere umano e per il Pianeta da parte della Rete lombarda è testimoniato innanzitutto dalla loro assoluta centralità all’interno degli Orti botanici che aderiscono al circuito: l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio; l’Orto Botanico di Brera, l’Orto Botanico “Città Studi” e l’Orto Botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS), appartenenti all’Università degli Studi di Milano; e l’Orto Botanico dell’Università di Pavia sono infatti impegnati da anni nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio vegetale, con particolare attenzione alla conservazione delle piante e delle specie minacciate. Molti di questi musei botanici che ospitano collezioni viventi, inoltre, collaborano con le municipalità per la scelta delle specie arboree più resilienti da piantare in città.

In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi 2024, gli Orti della Rete Orti botanici della Lombardia celebrano il loro patrimonio arboreo identificando alcuni alberi simbolo, come esempio di resilienza e determinazione, ma anche attraverso mostre sugli alberi e nuovi progetti tesi a valorizzare antiche varietà. Infatti, oltre ai molti servizi ecosistemici che assicurano (produzione di ossigeno, stoccaggio ci carbonio, rimozione dell’inquinamento dall’aria, regolazione del microclima…), gli alberi hanno molto da insegnare attraverso le loro storie, gli adattamenti biologici e le curiosità botaniche che li caratterizzano.




IL PLATANO DI SCOPOLI DELL’ORTO BOTANICO DI PAVIA
L'Orto botanico dell’Università di Pavia ha come suo simbolo il platano di Scopoli, albero monumentale seminato nel 1778 e oggi alto 45 m, che s’innalza al di sopra dell’intero arboreto.  L’Orto pavese si distingue inoltre per la recente collaborazione con la municipalità nell’ambito dell’ambizioso progetto di riforestazione urbana, supportando il Comune nella scelta delle specie da mettere a dimora. In particolare, la collaborazione si è concretizzata in un confronto con l’assessore all’ambiente Lorenzo Goppa, che ha identificato le zone di Pavia in cui piantare 349 nuovi alberi.
La scelta delle specie da piantare è stata guidata dall’obiettivo di mitigare le isole di calore, tenendo presenti le caratteristiche di tali zone (quali spazi disponibili per il singolo albero, coerenza con elementi vegetali già presenti e morie di specie utilizzate in passato), e dalla volontà di diversificarle il più possibile, puntando, spazio permettendo, su quelle in grado di produrre chiome ampie e ombrose, come aceri, querce, ciliegi.

LA COPPIA DI GINKGO BILOBA DELL’ORTO BOTANICO DI BRERA
Simbolo dell’Orto Botanico di Brera è la coppia di Ginkgo biloba, un maschio e una femmina: risalenti alla fine del ‘700, sono tra i primi esemplari ad essere stati importati in Europa dalla Cina.
Il ginkgo è una specie considerata “fossile vivente” in quanto l’unica della sua famiglia presente sulla Terra da più di 200 milioni di anni. In autunno le sue inconfondibili foglie a ventaglio assumono una splendida colorazione dorata, tanto che in una giornata buia di fine novembre la sagoma di questi alberi sembra splendere di luce propria. Oltre che per la loro bellezza, i ginkgo sono conosciuti e coltivati da tempo anche per le loro proprietà benefiche, che si devono alla presenza di molecole ad azione antiossidante e vasoprotettrice.
La severa potatura degli anni ‘80 si legge ancora oggi nel particolare profilo di questi due alberi che superano i 30 metri di altezza; negli ultimi tre decenni i due ginkgo, come tutti i grandi alberi dell’Orto, sono monitorati e manutenuti con tecniche in “tree climbing” eseguite da arboricoltori specializzati con metodi e materiali analoghi a quelli dell’alpinismo. Sono tecniche che garantiscono il rispetto della fisiologia delle piante e consentono di esplorare in sicurezza anche le parti apicali delle alberature.

LE SEQUOIE DELL’ORTO BOTANICO DI CITTÀ STUDI
L’Orto botanico “Città Studi”, il più giovane della Rete, sta lavorando per implementare l’arboreto delle conifere, nel quale è già stato piantato un esemplare di Sequoia sempervirens proveniente dal vecchio Orto botanico di via Colombo, che è ormai uno degli alberi più alti del quartiere. A breve verrà piantato un grande esemplare di Metasquoia glyptostroboides, che il corrispondente asiatico delle sequoie, pianta che si riteneva estinta ma è stata riscoperta nel 1945 in Cina. Il progetto prevede di  piantare anche la terza specie di sequoia, Sequoiadendron giganteum e avere quindi tutte e tre le specie nell’arboreto di Città Studi. È stato possibile acquistare queste piante grazie alla donazione di un cittadino.




GLI ALBERI DELLA STORIA D’ITALIA: I PERI ANTICHI DI ASTINO ALL’ORTO BOTANICO DI BERGAMO
A Bergamo, grazie ai Lions Club Bergamo Host, è stato avviato un progetto di recupero e propagazione dei peri antichi sopravvissuti fino ai giorni nostri nel paesaggio rurale storico della Valle d’Astino, alle porte della Città. In Città Alta, inoltre, prosegue fino al 6 gennaio presso la Sala Viscontea di Piazza Cittadella la mostra molto partecipata “ALBERI, 30 frammenti di storia d’Italia”.
Altre iniziative dell’Orto Botanico sono inserite nel Festival “Foreste, i polmoni verdi della Terra” (www.montagnaitalia.com/festival-delle-foreste).

LE 12 AIUOLE ARTISTICHE DELL’ORTO BOTANICO GHIRARDI DI TOSCOLANO MADERNO (BS)
L’Orto botanico Ghirardi prosegue la sua produzione divulgativa nell’ambito della collana “Quaderni Ghirardi” con l’uscita del compendio Gli Alberi nell’arte, nato grazie alla preziosa collaborazione con il disegnatore Carlo Grimoldi. Il suo tratto in bianco e nero, delicato ma deciso, celebra 12 alberi dipinti da altrettanti famosi artisti del passato, da Van Gogh, Munari e Mondrian fino a Hokusai, Cavandoli e Klimt. A tali artisti sono intitolate le 12 aiuole dell’Orto botanico che ospitano specie officinali provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un “viaggio” botanico e artistico al contempo, un connubio perfetto tra arte, bellezza e mondo vegetale che i visitatori potranno apprezzare con uno sguardo rinnovato e inusuale.

IL LARICE DELL’ORTO BOTANICO DI BORMIO
A caratterizzare il Giardino Botanico Alpino Rezia di Bormio è l’imponente Larix decidua che i visitatori incontrano appena superata l’area di accoglienza dell’Orto.
Unico tra le conifere a perdere le foglie durante la stagione invernale, il larice offre in ogni stagione spettacolari spunti di osservazione: in primavera i delicati aghi delle foglie verde chiaro spuntano appena dopo la sorprendente fioritura di un fuxia intenso e durante l’autunno le sue chiome si accendono virando tra le molteplici sfumature dal giallo/verde all’arancione acceso. Ma il larice del Giardino botanico non è solo; a fargli da cornice sono le foreste della “Reit”: il giardino sorge, infatti, alle pendici del Monte Reit, la cresta dolomitica che domina la conca di Bormio. Ai piedi della cresta rocciosa si estendono vasti boschi di larice; da qui il nome “Laréit” ovvero lariceto, nome attribuito anticamente a questa montagna dalla popolazione locale.



1 agosto 2024

ESTATE ALL’ARIA APERTA NEGLI ORTI BOTANICI DELLA LOMBARDIA

 


Agosto alla scoperta dei servizi resi dalle piante in città
negli spazi verdi della Rete lombarda

La vita umana dipende dalle piante, organismi che rappresentano l’82% della biomassa sul Pianeta. Normalmente si è soliti pensare agli alberi e ai fiori in riferimento alla loro bellezza, e quindi al valore estetico del verde. Riflettendoci, però, questi non solo forniscono ossigeno e cibo, ma anche benefici che spesso restano invisibili e quindi sottovalutati: i cosiddetti “servizi ecosistemici”.

Francesco Zonca, curatore delle collezioni dell’Orto botanico di Bergamo e neoeletto Presidente della Rete degli Orti Botanici della Lombardia, spiega: “Gli Orti Botanici sono dei centri di biodiversità, capaci di comunicare e far percepire l’importanza delle piante e dei servizi ecosistemici che forniscono. Servizi che rappresentano una ricchezza soprattutto in ambito urbano e non solo durante i periodi caldi, come l’estate”.




Quali questi servizi? Il principale contributo reso dal verde è l’assorbimento dell’anidride carbonica, primo gas climalterante presente in atmosfera. Attraverso la traspirazione, a livello globale, le piante rendono inoltre possibile il compiersi del ciclo dell’acqua. 

Gli spazi aperti aderenti alla Rete degli Orti Botanici della Lombardia, che hanno tra le loro mission anche la ricerca e la divulgazione, si impegnano quotidianamente per far conoscere e apprezzare il valore e l’utilità del verde in città, insegnando che le piante nei centri urbani, oltre a essere belle, sono utili e necessarie come bene pubblico. 
Ad esempio, quando nella canicola estiva un viale alberato fa esclamare “Finalmente un po’ di fresco!”, si assiste al servizio fondamentale della regolazione del microclima, che non si limita soltanto a fare ombra: la traspirazione delle foglie umidifica l’aria e permette, in una giornata d’estate, di far traspirare a un albero di medie dimensioni (con una superficie fogliare di 680 metri quadrati) fino a 300 litri di acqua, come se si trattasse di un enorme condizionatore naturale. Questo processo assorbe calore, facendo abbassare anche di 5°C la temperatura delle aree verdi rispetto a quelle limitrofe: una casa all’ombra di un albero può avere una temperatura di addirittura 15°C inferiore rispetto ad una al sole. 

Le piante, inoltre, contribuiscono alla qualità dell’aria, perché intercettano il pulviscolo atmosferico e assorbono molti inquinanti, tra cui i metalli pesanti come cadmio, cromo, nichel e piombo. Alberi e siepi attutiscono il rumore. Le radici rendono permeabili i suoli, mentre le chiome mitigano l’impatto dei fenomeni climatici estremi, come i temporali. Inoltre, il verde urbano, nel complesso, supporta la biodiversità offrendo rifugio e cibo alla fauna. Senza trascurare il valore culturale del verde legato al fattore estetico e paesaggistico, ma anche gli aspetti ricreativi, educativi e identitari. 




Infine, ricordiamo i molti benefici dal punto di vista psicologico e sociale, perché la presenza del verde migliora le capacità cognitive dei bambini, fa diminuire lo stress, l’aggressività e gli incidenti stradali e accelera i processi di guarigione. Globalmente, si stima che i servizi resi dagli ecosistemi contribuiscano al benessere umano per una quota pari a due volte il Pil mondiale. Volendo guardare ai ritorni più immediati, la presenza di aree verdi abbassa i costi di condizionamento e fa aumentare il valore degli immobili. Ecco che il verde, che spesso viene visto come un problema, è in realtà una soluzione. Eppure, il peggior nemico degli alberi in città è proprio l’uomo.

Visitare gli Orti della Rete in questo periodo è un’ottima occasione per curiosare nell’universo della botanica e scoprire il bello e il buono delle piante. Ecco cosa succede in agosto negli Orti Botanici della Lombardia.




AGOSTO NEGLI ORTI BOTANICI DELLA LOMBARDIA

Bergamo, Orto Botanico “Lorenzo Rota”
Sezione di Città Alta - Una finestra sul paesaggio: ad agosto, aperto tutti i giorni ore 10 – 19; Sezione di Astino - Valle della biodiversità: aperta tutti i giorni ore 10 – 12 e 15 – 19. Ingresso libero.
Presso l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” in programma diverse iniziative per tutte le età. Dedicati al tema dei servizi ecosistemici resi dal verde, una mostra, due momenti di approfondimento e un laboratorio per i più piccoli. 
Fino al 30 settembre, presso la Sala Viscontea in p.zza Cittadella, l’esposizione “Alberi – 30 frammenti della storia d’Italia” ideata e prodotta da M9 - Museo del ‘900 sarà visitabile gratuitamente il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sempre in Sala Viscontea si terrà, mercoledì 7 agosto alle ore 18, “I benefici ecosistemici degli alberi”, la conversazione a cura dei collaboratori dell’orto Alice Pezzotta, Lorenzo Turino e Giovanni Iezzi, in dialogo per scoprire insieme ai partecipanti tutti i benefici che generano gli alberi (prenotazione consigliata al link Eventbrite). In programma per giovedì 15 agosto alle ore 17 presso la Sala Viscontea il laboratorio per bambini “30 alberi con i pastelli ad olio”, a cura di Veronica Guastamacchia (prenotazione consigliata al link Eventbrite). Mercoledì 21 agosto alle ore 18, invece, presso il parco Caprotti in via Maironi Giovanni da Ponte, 32, Bergamo, si terrà il workshop sempre a cura di Pezzotta, Turino e Iezzi “L'architettura degli alberi: una chiave di lettura per la loro salvaguardia” che, partendo dagli studi scientifici più recenti in ambito arboricolturale, analizzerà l’architettura degli alberi in modo semplice e applicabile per tutti nella vita quotidiana (prenotazione consigliata al link Eventbrite).




Bormio (SO), Giardino Botanico Alpino “Rezia”
Fino al 15 settembre è aperto da lunedì a venerdì ore 8 – 18, sabato e domenica ore 10 – 18 con ingresso libero.
Oltre alle visite guidate del giovedì e i laboratori per bambini ogni martedì e venerdì, il Giardino Rezia organizza, per il mese di agosto, numerosi eventi artistici, musicali e workshop dedicati agli amanti del giardinaggio; in particolare si segnala “Arte in Orto” per adulti e bambini, lunedì 12 e 26 agosto, i concerti di giovedì 1 e 8 agosto e, per chi ama dedicarsi al proprio piccolo angolo di verde, il corso di potatura, venerdì 23 agosto. Il programma completo è disponibile al link https://lombardia.stelviopark.it/portfolio/items/giardino-botanico-alpino-rezia-2/.




Milano, Orto Botanico di Brera (appartenente all’Università degli Studi di Milano)
Aperto dal lunedì al sabato non festivi, 10:00-18:00 orario continuato. Ingresso libero.
L'Orto Botanico di Brera rimane aperto nei consueti giorni e orari. È prevista chiusura dal 10 al 18 agosto compresi.
A settembre riprenderà una ricca programmazione di eventi e attività per il pubblico. Per info e aggiornamenti: www.ortibotanici.unimi.it. 

Milano, Orto Botanico “Città Studi” (appartenente all’Università degli Studi di Milano)
Riapertura fissata al 9 settembre. È previsto un evento per l’equinozio di autunno.




Pavia, Orto Botanico di Pavia e collaborazione con il Giardino Botanico Alpino di Pietra Corva a Romagnese
L’Orto botanico è temporaneamente chiuso per i lavori di ristrutturazione grazie ai fondi PNRR. 
Durante la chiusura dell’Orto botanico, una selezione della collezione dei modelli vegetali è visitabile presso Museo Kosmos. L’allestimento è realizzato nell’ambito del progetto Sving-ScienzaViva. 

Sempre nel territorio pavese, la Rete degli Orti Botanici della Lombardia collabora, inoltre, con il Giardino Botanico Alpino di Pietra Corva a Romagnese (PV) per le iniziative nei weekend estivi. A questo link il calendario completo, che comprende attività per famiglie, bambini e curiosi di ogni età.

Toscolano Maderno (BS), Orto Botanico “G.E. Ghirardi” (appartenente all’Università degli Studi di Milano)
Orario estivo (17 maggio - 15 settembre): venerdì 15.30-18.30, sabato 9.30 – 12.30 e 15.30 – 18.30, domenica 9.30 – 12.30. Ingresso libero.
Il programma di eventi prevede numerosi laboratori scientifici e artistici dedicati a famiglie, bambini e appassionati. Tra gli altri, si segnalano l’incontro di microscopia vegetale “Questione di sguardi” per grandi e piccini, sabato 10 agosto; i laboratori creativi individuali e/o collettivi incentrati sul connubio Arte-Scienza, sabato 10, domenica 11, venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 agosto; e, per chi ama cimentarsi in un’esperienza di disegno al buio, il laboratorio in notturna “La notte porta cartiglio”, giovedì 15 agosto.




Per ulteriori informazioni e per scoprire come partecipare alle iniziative, è possibile visitare il sito www.reteortibotanicilombardia.it o contattare l’indirizzo e-mail info@reteortibotanicilombardia.it.



22 marzo 2024

BENVENUTA PRIMAVERA!

 


TORNARE ALL’ARIA APERTA FA BENE A CORPO E MENTE.

VIVERE UN’ESPERIENZA TRA LE PIANTE DEGLI ORTI BOTANICI DI LOMBARDIA FA ANCOR PIÙ BENE. ECCO SPIEGATO PERCHÉ

Benvenuta primavera! La nuova stagione dei sei giardini che aderiscono alla Rete degli Orti Botanici della Lombardia si apre con un invito alla vita all’aria aperta. Spendere del tempo fuori di casa in un ambiente naturale fa bene al corpo e alla psiche, e farlo visitando un Orto botanico presenta molti vantaggi in più.

 


Il contatto con la natura incide sul nostro benessere psichico e fisico ed è dimostrato come lo stare tra le piante possa attenuare l’ansia. In un Orto botanico ci troviamo circondati dalle piante, in un luogo dove è presto soddisfatta la nostra naturale biofilia, ovvero l’innata attrazione dell’essere umano verso gli altri esseri viventi. Ogni Orto di Lombardia, con le sue peculiarità, è un luogo ideale per riavvicinarci alla natura.

 


Qui tutti i sensi sono allertati dagli stimoli visivi, olfattivi, tattili e sonori, perché ogni giardino botanico è una micro-oasi urbana dove ascoltare suoni naturali come il fruscio del vento tra le fronde, il canto dei molti uccellini che hanno trovato rifugio tra le piante e dove lasciarsi inebriare dai profumi di fiori e frutti.

Ma l’orto botanico è anche e soprattutto un luogo dove le piante hanno un nome: regna un ordine superiore dato dalla classificazione botanica con cui la scienza cataloga ogni organismo, e ciò ci fa sentire accolti in un contesto culturale rassicurante.

 


Tutto questo, inoltre, accade in città, sotto il cappello di importanti istituzioni scientifiche che è possibile visitare più e più volte seguendo gradualmente e persino quotidianamente i progressi della crescita delle piante e i cicli naturali (nella maggior parte dei giardini della Rete Orti Botanici di Lombardia non si paga un biglietto d’ingresso).

 

Spunti e occasioni per vivere esperienze interessanti all’aria aperta nei sei Orti Botanici della Rete lombarda sono molteplici. Qualche esempio?

 

A Bergamo, l’Orto Botanico “Lorenzo Rota”, gioiello verde incastonato nella cornice di Città Alta e con una vista impagabile, da marzo è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 17 e, da aprile, fino alle 18. La visita alla storica sede di Città Alta, regala un’occasione unica per fare un giro del mondo in pochi metri attraversando diversi ambienti, dal Mediterraneo alla foresta alpina, alla torbiera. Tra le fioriture imperdibili in aprile, quella dell’albero dei fazzoletti, Davidia involucrata, unica specie del suo genere, scoperta in Cina a metà ‘800 dal missionario e botanico francese Armand David. Dal 1° aprile riapre inoltre anche la sezione di Astino - Valle della Biodiversità, visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, che accoglie, nei 9.000 m2 a disposizione, più di mille  varietà che si alternano a seconda delle stagioni e delle programmazioni, dalle più rustiche alle tropicali in vaso.

 


A Pavia, apertura straordinaria dell’Orto Botanico tutti i giorni dalle 10 alle 17 (escluso il lunedì), prima della chiusura estiva di alcune sezioni per l’avvio dei cantieri previsti dall’importante progetto di restauro (finanziato dal PNRR) che vedrà, tra i vari interventi, la ristrutturazione delle Serre scopoliane. Nell’ambito di tale progetto sono state già inserite nuove collezioni botaniche nel giardino. Spettacolari, per l’avvio di primavera, saranno le fioriture delle bulbose, in particolare crochi, fritillarie, giacinti, narcisi e tulipani,  arricchite di nuove specie e cultivar grazie al sopracitato progetto. Ad esse, seguiranno nei mesi successivi, le altrettanto grandiose esplosioni floreali di iris, peonie e rose.  Da non perdere la Festa di Primavera nel weekend del 6 e 7 aprile, ricca di iniziative, tra cui attività per bambini e famiglie organizzate in collaborazione con la Rete degli Orti Botanici della Lombardia. Per info sull’evento: https://ortobotanico.unipv.eu/festadiprimavera/.

 


All’Orto Botanico “Città Studi”, appartenente all’Università degli Studi di Milano, sono in corso le fioriture mozzafiato dei Prunus e delle piante bulbose a fioritura precoce, visibili all’ingresso dell’orto e, più nascoste, negli habitat naturali ricostruiti. È un’oasi inaspettata di biodiversità urbana, dove si può passeggiare e passare del tempo, in pace, per ritrovare un contatto con la natura, soffermandosi ad esempio a osservare i fiori e la loro relazione con gli impollinatori, oppure indugiando su forme e colori delle specie tipiche del territorio. A questo proposito vengono in aiuto le tre cartoline per le visite autoguidate: Ci vuole un fiore, Cogliere l’invisibile e BioDiversi, che sono a disposizione dei visitatori e offrono spunti interessanti per un’esplorazione della natura in autonomia.

 

Il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio, a 1350/1400 m s.l.m. di altitudine tra le montagne del Parco Nazionale dello Stelvio, è ancora in veste invernale e riaprirà alle visite per il pubblico nel mese di maggio. Che succede dietro le quinte quando il Giardino è chiuso? Il cambio di stagione comincia a farsi sentire e la natura si risveglia. I primi bucaneve sono già sbocciati e la linfa inizia a scorrere nei rami degli alberi. Tra poco le conifere, dentro il Giardino e nelle foreste che lo circondano, inizieranno a liberare nell’aria i terpeni, sostanze che stimolano il nostro sistema immunitario e che sono alla base della terapia del bosco, il forest bathing, ricordandoci come gli alberi, oltre a darci ossigeno e a farci stare bene con molti altri servizi ecosistemici, possono aiutare la nostra salute anche attraverso percorsi terapeutici guidati nella natura. Dal 15 al 19 aprile, dal 20 al 23 maggio e dal 27 al 30 maggio, il Giardino “Rezia” propone attività gratuite per le scuole tra scienza, arte, botanica e ecologia.

 


Anche l’Orto Botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno, afferente all’Università degli Studi di Milano, riaprirà a metà maggio, puntando sulle celebrazioni del Fascination of Plants Day (18 maggio), evento che invita a lasciarsi affascinare dal mondo delle piante e dalle loro segrete meraviglie.

Si tratta di un Orto Botanico unico in Italia, in quanto interamente dedicato alla conservazione e alla ricerca sulle specie officinali, un luogo dove benessere fa rima con cura e principi attivi, ricordando che le piante possono far stare bene, ma tenendo sempre presente che è la dose che fa il veleno, per cui gli stessi principi attivi possono avere valenza terapeutica o risultare tossici a seconda della quantità assunta. Proprio per questo motivo, alcune delle piante presenti in Orto Botanico sono segnalate come velenose.

 


L’Orto Botanico di Brera, appartenente all’Università degli Studi di Milano, è visitabile tutto l’anno, ma la primavera gli regala un momento davvero speciale grazie alla fioritura di alcune piante storiche come il glicine che, insieme a una Rosa banksiae var. lutea (una rosa rampicante gialla e senza spine), decora la facciata sud di Palazzo Brera che affaccia sull'Orto.

Diversi sono gli appuntamenti primaverili che l'Orto Botanico di Brera offre ai suoi visitatori. Il 23 marzo, in occasione della Giornata del Profumo 2024, una visita guidata a tema porterà a risvegliare i sensi ma anche a svelare alcune curiosità botaniche. Altri prossimi momenti di visite guidate saranno dedicati nel mese di maggio durante la Giornata Internazionale dei Musei promossa da ICOM e per le iniziative FuoriOrticola organizzate da Orticola di Lombardia. Tutti gli appuntamenti di visite guidate sono su prenotazione: per info e prenotazioni visitare il sito https://ortibotanici.unimi.it/.

Da aprile l’Orto Botanico di Brera torna all’orario di apertura primavera-estate 10:00-18:00; dal 15 al 25 aprile accoglierà installazioni del Fuori Salone del Mobile, con orari prolungati (dal 15 al 21 aprile 10:00-22:00; dal 22 al 25 aprile 10:00- 20:00. Per tutta la durata della manifestazione l’accesso è unico da Via Brera 28).

 


Nelle giornate di domenica 21 e 28 aprile e del 12 e 26 maggio inoltre, la Rete degli Orti Botanici della Lombardia organizzerà alcune attività didattiche presso l’Orto botanico di Pietra Corva in località Romagnese nell’Appennino pavese, con visite guidate e postazioni interattive per bambini e famiglie dalle 10:00 alle 16:00.

 

Per queste ragioni o per amor del bello, c’è sempre un motivo per stare bene all’aria aperta e farlo in un Orto botanico, dove mettersi in relazione con le piante.

 


 

La Rete degli Orti Botanici della Lombardia è una Associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli Orti botanici aderenti. Ne fanno parte: l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio; l’Orto Botanico di Brera, l’Orto Botanico “Città Studi” e l’Orto Botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS), appartenenti all’Università degli Studi di Milano; l’Orto Botanico di Pavia.

La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, si è costituita in Associazione nel 2009, per rafforzare le azioni di tutela, conoscenza, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli orti botanici, con particolare attenzione alle consuete attività di conservazione delle piante, di divulgazione ed educazione scientifica.

www.reteortibotanicilombardia.it

https://ortibotanici.unimi.it/

www.ortobotanicodibergamo.it

https://ortobotanico.unipv.eu

www.stelviopark.it

 

ORARI APERTURA ORTI BOTANICI

 

Orto botanico di Bergamo "Lorenzo Rota" – Ingresso libero

Sezione di Città Alta Una finestra sul paesaggio

Aperto dal 1 marzo dalle 10:00 alle 17:00

Sezione di Astino Valle della Biodiversità

Apre il 1 aprile: lun-sab 10:00 – 12:00/14:00 – 18:00; Dom e festivi 10:00/17:00

www.ortobotanicodibergamo.it

 

Orto Botanico di Brera - Università degli Studi di Milano - Ingresso libero

Aperto dal lunedì al sabato non festivi:

9:30-16:30, 1 novembre-31 marzo

10:00-18:00 1 aprile-31 ottobre

Aperture straordinarie festive in occasione di iniziative ed eventi: per il Fuori Salone del Mobile, dal 15 al 21 aprile 10:00-22:00; dal 22 al 25 aprile 10:00- 20:00

https://ortibotanici.unimi.it/orto-botanico-di-brera/visita-lorto-brera/

 

Orto Botanico Città Studi - Università degli Studi di Milano - Ingresso libero

Aperto dal martedì al giovedì dalle 10:00 alle17:00; il venerdì dalle 10:00 alle 16:00 (esclusi festivi)

https://ortibotanici.unimi.it/visita-lorto-di-citta-studi/

 

Orto Botanico di Pavia - Università di Pavia - Biglietto di ingresso (3,00 intero; 1,50 ridotto; bambini fino a 13 anni gratuito - per altre gratuità vd.  https://ortobotanico.unipv.eu/visita/biglietti/)

Aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 17:00

 

Giardino Botanico Alpino "Rezia" di Bormio (SO)

Apre per la stagione da maggio a settembre

per INFO: giardino.rezia@stelviopark.it

 

Orto Botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS) - Università degli Studi di Milano

Momentaneamente chiuso per lavori di ristrutturazione - riaprirà a partire dal mese di maggio (data e orari da definire).

per INFO: orto.ghirardi@unimi.it


30 settembre 2020

ORTI BOTANICI DELLA LOMBARDIA: APPUNTAMENTI PER STUDENTI DI TUTTE LE ETÀ E NEL WEEKEND INIZIATIVE PER LE FAMIGLIE

 



L’arrivo dell’autunno negli orti botanici della Lombardia ha portato con sé una ventata di novità e iniziative rivolte a tutti, dai più grandi ai più piccini. Inoltre, complice il rientro a scuola, sono in programma anche diversi appuntamenti appositamente pensati per studenti e insegnanti.
Dopo un periodo di didattica a distanza forzata in cui studenti, insegnanti e intere famiglie sono stati costretti a rimanere tra le quattro mura domestiche, la ripartenza delle lezioni in aula appare strettamente vincolata dal rispetto delle normative anti-Covid e dal distanziamento di sicurezza. È in questa situazione che gli spazi all’aria aperta possono venire in nostro aiuto, meglio ancora se immersi nella natura.

SERVIZI EDUCATIVI PER SCUOLE
La Rete degli Orti botanici della Lombardia propone alle scuole di ogni ordine e grado un’offerta educativa di alto livello. Negli spazi degli Orti aderenti alla Rete, infatti, convivono discipline come la botanica, le scienze, l’architettura, la storia, l’arte e l’innovazione tecnologica: ciò rende i giardini lombardi delle vere e proprie aule a cielo aperto in cui è possibile conoscere e scoprire in sicurezza, con la guida di educatori formati, i segreti delle piante e dei loro affascinanti meccanismi vitali. 
La nostra vita dipende dalle piante, per questo è importante conoscerle: la Rete degli orti botanici della Lombardia è a disposizione per concordare percorsi tematici personalizzati e corsi di aggiornamento per docenti su metodologie e contenuti specifici come il metodo IBSE – Inquiry Based Science Education – e l’approccio esperienziale hands-on nell’apprendimento attivo. Dedicati agli insegnanti i primi open day in programma il 30 settembre all’Orto Botanico di Pavia e il 17 ottobre all’Orto di Bergamo. Vie alternative, coinvolgenti e interattive, per immergersi completamente in un sapere «verde» e biodiverso.
La Rete degli Orti Botanici della Lombardia, tra le tante attività, collabora all’Azione E5 del progetto LIFEGestire 2020, il cui obiettivo è quello di diffondere le conoscenze sulla flora lombarda e raggiungere le nuove generazioni e il pubblico generico. Il focus, posto sull’importanza della biodiversità della flora spontanea e sulla sua conservazione, è rappresentato dalla mostra “Lombardia: un tesoro di biodiversità”. Nell’ambito di questo progetto, la Rete ha sviluppato complessivamente 27 moduli didattici, destinati al pubblico scolastico e al pubblico dei visitatori degli Orti Botanici presenti sul territorio lombardo e prossimi alla sperimentazione. 
Per informazioni sulle attività con le scuole, che possono essere svolte in orto, nel giardino della scuola e a distanza, contattare la segreteria (segreteria@reteortibotanicilombardia.it) che fornirà indicazioni aggiornate sulle disponibilità e i regolamenti dei singoli Orti.

ATTIVITA’ PER LE FAMIGLIE
L’orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, gli orti botanici milanesi di Brera e Città Studi, l’orto botanico di Pavia, l’orto botanico di Bormio e il giardino botanico “G. E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS) sono pronti ad accogliere i visitatori anche con altre iniziative, per raccontare le bellezze autunnali della natura attraverso visite guidate, mostre, incontri e laboratori. Ecco i principali appuntamenti.

Bergamo




L’orto botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo, con le sue due sezioni di Astino e di Città Alta, propone
presso la Valle della biodiversità ad Astino fino al 4 ottobre le zucche in mostra e 11 ottobre appuntamento con “Raccogli, conosci, gusta: Asta biodiversa”. Presso la sala Viscontea prosegue la mostra fotografica di Pina Inferrera “Fragile: maneggiare con cura”, infine presso la Sezione di Città Alta sarà possibile partecipare alle visite con le guide museali.

INFO&ORARI
Sezione di Città Alta: dal 1° marzo al 31 ottobre (festività comprese) tutti i giorni 10 - 18
Sezione di Astino: dal 1° aprile al 31 ottobre (festività comprese): ogni mattina 10-12; pomeriggio 14-19 (settembre) 14-17 (ottobre) 
info: ortobotanico@comune.bg.it / tel. 035 286060
Per il calendario completo si prega di seguire il sito e la pagina Facebook dell’Orto
https://www.ortobotanicodibergamo.it  @ortobotanicodibergamo

Pavia




Attesi all’orto botanico di Pavia l’open day per insegnanti, dirigenti scolastici e genitori il 30 settembre ed i corsi di acquerello botanico a cura di Daniela Passuello (giovedì 1° ottobre ore 14-17) 

INFO&ORARI
Sabato e domenica 10-18, ultimo accesso previsto alle 17.30
https://ortobotanico.unipv.eu/  @ortobotanicodipavia

Milano




All’orto botanico Città Studi, ancora fino al mese di ottobre, sarà possibile visitare la mostra “Lombardia: un tesoro di biodiversità”, mentre all’orto di Brera, l’unico che resta aperto tutto l’anno, proporrà le visite guidate del sabato per piccoli gruppi di visitatori (per date, orari e modalità di iscrizione consultare il sito)

INFO&ORARI
Da lunedì a sabato (non festivi) 10-18.
Dal 1° novembre al 31 marzo orari anticipati 9.30-16.30
www.ortibotanici.unimi.it

Bormio




Ultimo mese per visitare il giardino botanico alpino Rezia di Bormio, dove si potranno ammirare le mille sfumature dei colori dei larici in versione autunnale.

INFO&ORARI
Fino al 31 ottobre da lunedì a giovedì 9-12 e 14-17, venerdì 9-12, sabato e domenica chiuso.
www.stelviopark.it

Toscolano Maderno




Infine, ultimo mese di apertura anche per l’orto botanico “G. E. Ghirardi” di Toscolano Maderno, dove sta prendendo forma l’aiuola dell’ortoterapia e si avvicina la giornata della raccolta condivisa delle olive (la data sarà intorno alla fine di ottobre compatibilmente con le condizioni di maturazione).    

INFO&ORARI
Giovedì 10-12 e 16-19, venerdì 16-19, sabato 10-12.30
L'ingresso all'Orto è libero
www.reteortibotanicilombardia.it

Tutti gli Orti seguono le normative di sicurezza previste a seguito dell’emergenza Covid-19: si accede ai giardini solo indossando la mascherina, in maniera contingentata e nel pieno rispetto del distanziamento sociale. Per orari aggiornati e informazioni su eventuali modalità di prenotazione, si prega di consultare il seguente link: https://reteortibotanicilombardia.it/2020/05/20/aperti-al-pubblico/

La Rete degli Orti Botanici della Lombardia, è una Associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli Orti Botanici aderenti.
Ne fanno parte: l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio; gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi; l’Orto Botanico di Pavia e il Giardino Botanico “G.E Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS).
La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, e costituitasi in Associazione nel 2009, si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli Orti Botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative.
www.reteortibotanicilombardia.it