Sono state oltre 44mila le persone (nel
2018 ci si era fermati a 40mila) che nei tre giorni della manifestazione hanno
varcato l’ingresso del più grande ed importante evento italiano dedicata al
gioco.
Una scommessa vinta, sia
per i numeri da record, sia per le impressioni di chi ha deciso di entrare nel
mondo di Play, il più grande festival del gioco italiano, organizzato da
ModenaFiere con la collaborazione delle Associazioni ludiche il Club Tremme, La
Tana dei Goblin e Gilda del Grifone.
Nelle tre giornate del
Festival del Gioco, una in più dello scorso anno, a varcare i cancelli di viale
Virgilio sono state oltre 44mila persone. Numeri che assumono un peso specifico
davvero importante perché Play è una manifestazione “stanziale”, dove, come
recita lo slogan del festival, si entra si sceglie e si inizia a giocare,
spesso per ore.
“Play-Festival del gioco conferma di esser l’evento nazionale di
riferimento con il 90% dei visitatori che proviene da fuori regione. Un dato che,
di fatto, mette indirettamente in evidenza anche le importanti ricadute
economiche sul territorio, soprattutto in termini di prenotazioni alberghiere e
di consumo di pasti presso i pubblici esercizi. Risultati che collocano a pieno
titolo la manifestazione dedicata al mondo ludico a fianco di Modenantiquaria e
Skipass”
evidenzia soddisfatto il presidente di ModenaFiere, Alfonso Panzani.
Analoga soddisfazione
l’esprime Andrea Ligabue, direttore
artistico di Play e, soprattutto motore instancabile dell’evento coadiuvato da
un gruppo di appassionati e da diverse associazioni ludiche. “Tutto davvero quest’anno sembra essere
andato per il meglio. C’è stata una crescita complessiva, sia degli spazi sia
dell’offerta e giudicare dai sorrisi che ho visto in giro abbiamo esaudito le
aspettative di chi è venuto a giocare con noi, qui a Play. Inoltre, anche lo
spessore culturale dell’evento si è ulteriormente arricchito, grazie a convegni
di alto profilo, ad ospiti di fama internazionale ed anche alla preziosa e
riuscita collaborazione con INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica che ha
dimostrato quanto gioco e ricerca possano essere vicini tra loro. Un grazie
speciale anche ad UNIMORE che quest’anno è stata ancora più presente e
propositiva a partire dai campionati italiani di giochi logici.”
PLAY DOVE TUTTI POSSONO GIOCARE
"Mi ci hanno trascinato i bambini. Ma posso dire che
abbiamo fatto bene a venire, per le infinite possibilità di gioco e
divertimento che la fiera offre", questa l'opinione di un papà. A cui ha fatto
immediatamente eco una mamma, sottolineando l'opportunità per le famiglie all'interno
di Play-Festival del gioco, ovvero "Quelle
di fare giocare i bimbi con un unico biglietto, un giorno intero."
Molte le famiglie con piccoli al seguito ai tavoli da gioco, che si sono
affiancate ai numerosi appassionati che hanno affollato i padiglioni per
giocare e per i quali la manifestazione incassa una promozione a pieni voti. Ci
sono ragazzi arrivati appositamente da Venezia che definiscono la fiera "Illuminante e ricca: noi ormai ci
veniamo da cinque..." C'è il visitatore tedesco che è alla seconda
volta e che non se la sarebbe persa per nessuna ragione al mondo: "Perché quanto riesco a trovare a Play
in termini di novità ed originalità non riesco a trovarlo in altre
manifestazioni del genere." E poi ancora il gruppo di amici – da
Ravenna, Bologna, Pavia, Milano che si riunisce in occasione di Play per i
giochi di ruolo proposti, trovando decisamente interessante quest'anno "Il
fatto di potersi fermare anche dopo la chiusura per partecipare appunto ad uno
esclusivo di questi.” Ma anche visitatori da Napoli, Roma, Padova, che non si
soffermano al solo divertimento, quanto piuttosto alla fiera in sé: “Molto
cresciuta negli anni, pronta a rispondere ad esigenze crescenti, ottimizzata
negli spazi e funzionale, a differenza di altre manifestazioni di settore. Per
dirla in altro modo – dicono - che tu sia bimbo, adolescente o adulto e la tua
passione è il gioco, a Play di sicuro non ti annoi.”
Affermazioni che hanno
trovato riscontro in tutti i tre giorni della fiera. In particolare, negli
sguardi e nei sorrisi soprattutto delle persone sedute ai tavoli, predisposti
dalle varie case editrici, per fare provare i giochi ed iniziare al gioco anche
i neofiti.
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